Bici usate per prevenzione e riabilitazione, convegno a Firenze

FIRENZE – «Prevenzione e riabilitazione del paziente a costi ridotti per il sistema sanitario nazionale: è questo il doppio contributo che la bicicletta può dare al benessere della società e dei singoli cittadini che devono affrontare un percorso di recupero motorio e allo stesso tempo prevenire le malattie croniche legate all’inattività fisica. Un ruolo importante spesso passato inosservato nelle politiche regionali alla salute che l’incontro di domani punta a diffondere a livello toscano». È la dichiarazione del consigliere regionale e Segretario Questore dell’ufficio di Presidenza, Gian Luca Lazzeri, che domani porterà il saluto del Consiglio Regionale all’iniziativa “L’uso della bici nella prevenzione e per la riabilitazione del malato”, organizzata dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che si terrà domani 5 aprile alle 11.00 presso la Sala Gigli del Consiglio Regionale della Toscana (via Cavour, 2, Firenze). All’evento, oltre al Segretario Questore parteciperanno Chiara Ben, neuropsicologa di A.TRA.CTO, il direttore della Fiab, Francesco Baroncini e Cristina Jacchia psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.

«Il ruolo della bicicletta nella riabilitazione del paziente – sottolinea – è stato a lungo sottovalutato dalla politica. Il Piano socio-sanitario integrato che sarà discusso in Consiglio Regionale offre un piccolo spazio che individua nella bici principalmente un mezzo di trasporto da incentivare come con politiche che puntino alla mobilità pedo-ciclabile. Si tratta di un primo passo a cui ci impegneremo per far seguire una maggiore consapevolezza della bicicletta come strumento sanitario in grado di prevenire obesità, diabete di tipo 2 e malattie vascolari. Ma c’è di più: quello che domani la Fiab cercherà di illustrare col contributo di dottori e specialisti attivi in questo campo sono i risultati raggiunti nel campo della riabilitazione fisica e psichica. Un contributo – conclude – di cui il Consiglio Regionale terrà conto nella fase di approvazione del nuovo Piano socio-sanitario integrato».

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