AREZZO – Sel, Idv e Sinistra per Arezzo non rientrano in maggioranza in Comune

Marco Tulli ha esordito nella conferenza stampa indetta dai gruppi di Sel, Idv, Sinistra per Arezzo: “noi non rientriamo in giunta, deve essere chiarissimo, e i nuovi assessori sono stati scelti all’interno del Pd e dal Sindaco Fanfani, che risponde al Pd. È altrettanto chiaro poi che il rinnovamento di questa città passa dal programma elettorale del 2011, dove sono contenute idee che rappresentano un autentico rinnovamento e tra l’altro votato dai cittadini. Sono anni che manca progettualità politica ed è inutile fare i grillini dell’ultima ora perché negli anni passati potevano essere prese benissimo le stesse misure innovative che chiediamo ora, come allora. Uscire dalla maggioranza è stato un atto di grande responsabilità da parte nostra. Visto poi che la gestazione dei nuovi assessori è durata così tanto, vuol dire che la discussione è stata lunga e approfondita: suppongo che dopo tanto parlare saranno state individuate delle priorità per la città, da affrontare in tempi brevi. Ce le dicano, lo chiediamo come cittadini, più che come consiglieri. A dire il vero, questa domanda è stata oggetto anche di un’interrogazione a cui non è stato risposto. O meglio: ha risposto il sindaco adducendo motivazioni poco attinenti. Qualche idea la diamo noi: subito un regolamento per la partecipazione, che doveva essere, sempre a leggere il programma, la spina dorsale dell’amministrazione; e un piano di caratterizzazione delle cave di Quarata, ad esempio”.

Roberto Barone: “mantenimento dei servizi pubblici e, tra questi le scuole per l’infanzia; organizzazione del personale dell’amministrazione comunale: partiamo da qui, è un anno e mezzo che si trascina una trattativa estenuante che poteva e doveva essere risolta in tempi brevi se solo il sindaco avesse voluto. Delega sottratta peraltro all’assessore Magi con un percorso che ha ricomposto una Giunta a 9 secondo logiche che non rispondono alla buona amministrazione. La scuola dell’infanzia sta andando verso l’esternalizzazione, è nato nel frattempo un comitato di cittadini che ha raccolto più di trecento firme per una proposta di delibera di iniziativa popolare, che doveva avere esito entro 60 giorni. Ne sono passati 70 e il sindaco ancora non si esprime sulla ammissibilità. Il timore è che si voglia ancora una volta trovare un pretesto per rigettarla e calpestare la volontà dei cittadini. E la relazione annuale che entro il 31 gennaio di ogni anno il sindaco deve presentare sullo stato di attuazione amministrativo e politico del programma? Il sindaco non ha mai voluto adempiere nella passata consiliatura. Ancora termini violati alla grande in questo secondo mandato”.

Gianni Mori: “La Rete dei comitati di cui faccio parte assieme a personaggi importanti come il professor Alberto Asor Rosa è stata ricevuta dalla Giunta regionale toscana dove c’è stato un bel confronto di due ore sui temi ambientali, compreso il ciclo dei rifiuti. È apparso chiaro, e così ci è stato riferito, che la Regione vuole abbandonare l’idea dell’incenerimento. In Toscana abbiamo peraltro quell’esempio eccezionale di Ercolini di Capannori, ideatore della strategia ‘Rifiuti Zero’, ricevuto in questi giorni da Obama come vincitore di un premio europeo sull’ambiente per la sua iniziativa. Ecco, noi siamo una città invece dove sul ciclo dei rifiuti si mettono in moto procedure delle quali non si riesce a capire l’esito. Adesso, si attiva un porta a porta da Olmo a Frassineto ma in maniera discutibile perché se i cassonetti restano a disposizione dei cittadini se non sotto casa ma a poche centinaia di metri non ci sarà mai differenziata. A noi pare non ci sia voglia di affrontare di petto il tema dell’innovazione, sono subentrate persone apprezzabili che restano tuttavia la foglia di fico che copre l’immobilismo. E se è possibile spendere una parola sugli assessori più ‘stagionati’ lo stesso Dringoli è un opzione del sindaco Fanfani, come del resto gli ultimi designati; e questo è il dato politico della nuova Giunta”.

E ora, hanno concluso i tre consiglieri comunali, parte il percorso di costruzione di una sinistra nuova in questa città.

fonte: Comune di Arezzo

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