A Shanghai la prima sede estera del Centro Congressi al Duomo di Firenze

Nell’occasione inaugurata una mostra d’arte in collegamento video tra Italia e Cina 

L’obbiettivo è creare una presenza stabile sul territorio cinese

 

Ha aperto ufficialmente a Shanghai il primo ufficio di rappresentanza internazionale all’estero del Centro Congressi al Duomo di Firenze. La visita a Shanghai di Carlotta Del Bianco amministratore delegato e direttore del Centro Congressi al Duomo e Corinna Del Bianco direttore dell’Istituto Internazionale Life Beyond Tourism ha dato seguito ufficiale alla costruttiva collaborazione con Michele Taccetti Amministratore Delegato della società China 2000 srl.

Shanghai2 La collaborazione, pur avviata da pochi mesi, ha già portato a diverse iniziative: tra queste l’incontro con gli imprenditori cinesi e italiani al Caffè Astra al Duomo, la partecipazione del Centro Congressi al Duomo alla presentazione delle eccellenze toscane a Zhuhai (dicembre 2017), la partecipazione alla nona edizione della fiera Shanghai International High-End Lifestyle Exhibition 2018, fino all’inaugurazione della mostra d’arte con le opere di 17 artisti esposte in contemporanea all’Auditorium al Duomo di Firenze e al Meibo Art Center di Shanghai. In programma anche incontri BtoB nel nuovo spazio ICLAB – Intercultural Creativity Laboratory, la terza struttura del Centro Congressi al Duomo nata per ospitare eventi, mostre e attività didattica e formativa in collaborazione con scuole e università internazionali.

L’avvio di un ufficio di rappresentanza del Centro Congressi al Duomo a Shanghai è stato agevolato dalla recente collaborazione della compagnia alberghiera con China 2000 srl, una sinergia che si è avvalsa anche di un bando regionale per l’internazionalizzazione delle imprese toscane, attraverso il quale si vuole sviluppare una strategia commerciale che permetta di creare una presenza stabile sul territorio cinese.

Shanghai Il progetto si propone diversi obiettivi: in primo luogo la definizione di accordi di collaborazione con centri di cultura, musei, gallerie d’artescuole, università e agenzie al fine di creare l’incoming di studenti e professori, delegazioni istituzionali e commerciali che possano sviluppare la crescita della presenza negli alberghi e nelle sedi congressuali. Ancora più importante è sviluppare il Centro Congressi al Duomo e in particolare l’ICLAB con eventi commerciali e fieristici legati all’arte e alla cultura. Iniziative che portano un vantaggio notevole anche alla città di Firenze, alle istituzioni e all’indotto turistico. Altro obiettivo è creare un punto di riferimento in Cina per istituzioni, aziende del settore artistico e turistico, che fanno leva sul valore culturale del territorio fiorentino e toscano.

La ricerca e lo sviluppo di nuovi mercati emergenti in Cina fanno parte della politica di sviluppo di molte aziende italiane. I rapporti di scambio tra Italia e Asia affondano le proprie radici nel tempo e l’Italia ha da sempre nella Cina un partner privilegiato, come testimoniano numerose espressioni artistiche e letterarie. Per questo motivo il Centro Congressi al Duomo è impegnato non solo nella tradizionale attività turistico congressuale, ma anche nella realizzazione di eventi, iniziative e collaborazioni su progetti culturali e scientifici. Oggi il turista cinese che visita le città d’arte è maturato: si muove in piccoli gruppi, ha una fascia di età più giovane, spesso accompagnato dalla famiglia e si organizza il viaggio da solo attraverso i più conosciuti motori di ricerca internazionali del turismo. Si muove quindi in modo indipendente sul territorio straniero. È sicuramente un turista più evoluto, più vicino all’offerta culturale delle nostre città.

Non è quindi un caso che la missione in Cina di questo aprile sia stata accompagnata da una mostra d’arte di artisti italiani e cinesi, inaugurata in diretta video tra le due città, Firenze e Shanghai: la storia e il futuro, il patrimonio culturale e l’innovazione tecnologica si fondono per trovare nuove soluzioni per il mondo del viaggio e dell’accoglienza.

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