Firenze, il pianoforte di Stefano Maurizi chiude la stagione autunnale del Musicus Concentus

Con l’ultimo appuntamento in scena ieri, giovedì 11 dicembre 2025, la ricca stagione autunnale del Musicus Concentus di Firenze ha tracciato un percorso musicale suggestivo, offrendo alla città e alla Toscana oltre venti concerti all’insegna della “Tradizione in Movimento”. L’associazione, che da oltre cinquant’anni promuove una visione culturale che unisce innovazione, spiritualità e valorizzazione del territorio, ha saputo ancora una volta proporre un’offerta musicale ricercata e contemporanea.

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Il concerto di Paco Peña Ensemble in Cattedrale

Il cartellone, che ha preso il via lo scorso 25 settembre, si è snodato attraverso location dal fascino unico, confermando e rafforzando la proficua collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore. Spazi iconici come la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la Sala del Paradiso del Museo dell’Opera del Duomo hanno ospitato eventi concepiti come vere e proprie esperienze condivise, capaci di unire bellezza artistica e riflessione. Non sono mancati gli appuntamenti nella storica Sala Vanni, al Teatro Giotto di Vicchio e al The Cage di Livorno, a testimonianza di una rassegna sempre più diffusa ed inclusiva.

Un connubio tra grande musica e location di prestigio

Tra i momenti che hanno rappresentato in modo emblematico la filosofia del Musicus Concentus, di portare artisti di spessore internazionale in luoghi pregni di storia e spiritualità le esibizioni di

Il 27 novembre scorso, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore ha accolto con grande attesa l’evento speciale di Paco Peña. Il massimo esponente del flamenco ha presentato per la prima volta in Italia il suo suggestivo “Requiem per la Terra”. Una rappresentazione potente, che ha visto la musica, il canto e la danza flamenca intrecciarsi con la partecipazione della Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze, per esplorare la drammatica crisi ambientale, offrendo al pubblico un’esperienza emotiva di straordinaria intensità.

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Stefano Maurizi

A chiudere la rassegna l’appuntamento con il jazz contemporaneo nella suggestiva Sala del Paradiso del Museo dell’Opera del Duomo. Protagonista il pianista di origini fiorentine Stefano Maurizi, con il suo nuovo progetto in piano solo “Nomad”. Ispirato alle opere dell’artista coreano Gwang Moku e presentato in anteprima a New York lo scorso anno, il concerto rappresenta l’ultimo tassello della nona edizione di “A Jazz Supreme”, rassegna che ha visto in scena anche artisti come Daniele Di Bonaventura e le nuove generazioni di musicisti.

La stagione ha inoltre dato spazio a nomi come Yazz Ahmed, il trio ENEMY e Camilla Battaglia, confermando l’apertura a sonorità inedite e linguaggi sempre nuovi, senza mai perdere di vista la valorizzazione dei giovani talenti, cuore pulsante del futuro.

Per info, orari, biglietti ed aggiornamenti è sempre possibile consultare il sito ufficiale di Musicus Concentus.

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