Terzo settore, Claudia Firenze nuova portavoce del Forum toscano: è la prima donna a ricoprire il ruolo

Eletto il nuovo coordinamento regionale, che ha approvato il documento “Per una Toscana di diritti, solidarietà e partecipazione democratica”: dalla difesa della sanità pubblica all’educazione permanente, tutte le priorità

E’ Claudia Firenze la nuova portavoce del Forum toscano del Terzo Settore, l’organismo che rappresenta 7.750 realtà tra associazioni di volontariato, di promozione e cooperazione sociale. Firenze, eletta dall’assemblea del Forum, è la prima donna a ricoprire questo ruolo in Toscana. L’assemblea ha anche rinnovato il coordinamento regionale e il collegio di garanzia.

Il nuovo coordinamento è composto da Gianni Autorino (Legacoop), Renato Campinoti (Auser), Francesca Farolfi (Federsolidarietà-Confcooperative), Simone Ferretti (Arci), Elena Pampana (Acli), Luigi Remaschi (Anpas), oltre che dalla stessa Firenze. Nel collegio di garanzia siedono invece Francesco Fragola (Federsolidarietà-Confcooperative), Gianluca Mengozzi (Arci) e Umberto Villani (Mcl).

“Ricoprire questo ruolo significa dare voce a chi ogni giorno è impegnato sul fronte dell’inclusione, dei diritti, della solidarietà e della partecipazione – dice Firenze ¬– e desidero ringraziare sinceramente Gianluca Mengozzi per il lavoro svolto in questi anni e tutti i rappresentanti del Terzo settore presenti oggi. Siamo una comunità vasta, competente e impegnata, e della quale la Toscana deve andare fiera”.

Durante l’incontro è stato approvato anche il documento programmatico “Per una Toscana di diritti, solidarietà e partecipazione democratica”, definito dalla neo-portavoce “un manifesto per il presente e il futuro della regione, che mette al centro il ruolo pubblico, l’autonomia del Terzo Settore e una visione di welfare partecipato”.

“Nel documento diciamo chiaramente che vogliamo una regione che riconosca nel Terzo Settore un attore necessario e non accessorio nella costruzione del bene comune e delle politiche pubbliche. Siamo una parte fondamentale del welfare territoriale – spiega la neo portavoce – e chiediamo che la prossimità, l’ascolto e la presa in carico delle persone siano priorità assolute per gli Enti locali toscani. È in quest’ottica che auspichiamo che la sanità pubblica sia rafforzata e realmente accessibile in tutte le parti della Toscana, senza differenze territoriali”.

Tra le richieste del Forum Toscano del Terzo Settore alle amministrazioni pubbliche, si legge nel documento, c’è l’impegno “nella promozione del diritto universale alla casa e nei programmi regionali di ampliamento e rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico, valorizzando esperienze di co-housing, housing first e in genere di abitare sociale”.

Ancora, il documento chiede “il rafforzamento dell’accesso della popolazione di ogni età all’apprendimento permanente, attraverso un sistema di orientamento che definisca i target prioritari di intervento con approcci mirati per le lavoratrici e i lavoratori più vulnerabili e meno qualificati, mettendo in atto un’offerta formativa su misura per avanzare verso settori ad alto valore aggiunto e professioni in espansione”.

Un’altra priorità è che “le istituzioni di riferimento garantiscano la continuità e l’implementazione di tutte le misure ad oggi assicurate dal Servizio Sanitario Regionale per la prevenzione, il contrasto, la cura e la riduzione dei danni e dei rischi legati alle dipendenze da sostanze psicotrope e alle dipendenze comportamentali come il gioco d’azzardo patologico”.

“Le sfide che ha davanti la Toscana sono molte e complesse. Noi come Forum siamo pronti a fare la nostra parte, nella diversità e nel rispetto dei ruoli rispetto alle amministrazioni pubbliche. Siamo convinti che la collaborazione con le istituzioni debba diventare pratica e non restare un concetto astratto: scegliere la strada della co-programmazione e della co-progettazione significa riconoscere competenze, responsabilità condivise e un ruolo pieno del Terzo Settore nelle scelte. Non chiediamo concessioni: chiediamo rispetto reciproco e metodo”.

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