Cucina, Toscana sempre sul podio della Guida Nazionale Osterie d’Italia Slow Food 2025
In contrasto all’overtourism le tendenze di qualità che tengono alto il settore della ristorazione regionale
La Toscana si conferma ancora una volta terra di tradizioni enogastronomiche e attenzione ai principi della sostenibilità e rimane sul podio anche nella Guida Osterie d’Italia 2025 presentata oggi presso il Consiglio regionale della Toscana. Evento promosso dal consigliere regionale Marco Landi e dal Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo.
Per quanto riguarda la ristorazione, sono 132 le osterie in guida di cui 20 novità e 27 Chiocciole, incluse le 4 nuove, oltre a questo 71 bottiglie e 12 Bere Bene (il riconoscimento assegnato alle bevande non enologiche): questi i numeri della regione nella nuova edizione di Osterie d’Italia, lo storico sussidiario del mangiarbere all’italiana di Slow Food Editore.
Le province con più nuovi ingressi sono Lucca e Pisa (ben 4) e Firenze (con 3). I locali quotidiani, novità di quest’anno invece sono ben 10 nella sola Firenze, mentre Siena è la provincia con più nuove chiocciole (sono 3).
Giunto alla trentacinquesima edizione questo compendio ineludibile racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità. In Toscana sono 21 i collaboratori della fitta e capillare rete nazionale che si occupa di recensire e contribuire alla mappatura del territorio per questo specifico segmento di ristorazione che si riconferma ancora in ottimo stato di salute.
Quella delle Osterie è la cucina della tradizione, nei sapori, nell’atmosfera, e anche nel prezzo. E proprio «Le “osterie slow” sono quelle che meglio rappresentano quella proposta gastronomica tipica che si identifica con la regione e che offrono ai fornelli una costante valorizzazione dei prodotti della biodiversità e della sostenibilità del territorio», sottolinea Francesca Mastrovito, uno dei curatori nazionali della Guida durante la presentazione.
Questa è infatti la cucina che racconta la storia dell’accoglienza di un territorio, della sua cultura gastronomica e dei suoi ingredienti più genuini e sostenibili.
«Una narrazione della toscanità» chiosa Macro Landi, «che trova nell’enogastronomia un complesso di valori imprescindibili che rappresentano un volano importante di promozione della Regione».
Tra le novità dei chiocciolati di quant’anno «ci sono anche locali quotidiani, come pastifici, gastronomie, botteghe con cucina e altre realtà dalla proposta informale e agile, ma che incarnano appieno le caratteristiche fondamentali della nostra idea di osteria: nel racconto del territorio, la selezione di materie prime e, ovviamente, l’accoglienza.» Chiosa Francesco Ranzani curatore regionale.
Orgoglio tutto toscano quest’anno sono i due premi assegnati uno a Duccio Frullani de La Ciottolona di Grosseto come Miglior giovane cuoco e la Zuppa di legumi Slow Beans di Nonno Cianco a Cutigliano Pistoia come Miglior piatto dell’anno.
Da non dimenticare, a completamento di uno spaccato regionale così dettagliato, l’inserto tutto toscano dedicato ai Trippai, peculiarità della regione che per la prima volta in assoluto lo scorso anno ha potuto vantare la chiocciola con Leonardo Torrini che la mantiene.
Uno degli obiettivi del Sussidio è quello di creare tendenze di valore in contrasto alla tendenza all’appiattimento della qualità dettata spesso dagli eccessivi flussi turistici, soprattutto in alcuni periodi dell’anno.
Le nuove chiocciole sono: Bel Mi’ Colle, Colle di val d’elsa; Il Libridinoso, Murlo; – La Taverna di Vagliagli, Castelnuovo Berardenga; Tenuta di Paganico, Civitella Paganico.
Numeri Nazionali
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1917 locali segnalati tra osterie, agriturismi e ristoranti scelti per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e l’atmosfera genuina.
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324 indirizzi premiati con la Chioccola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori di Slow Food.
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211 i locali premiati con il Bere Bene, un riconoscimento per l’accurata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati
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524 locali premiati con la Bottiglia per la curata selezione di vini.
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Un nuovo inserto dedicato ai locali quotidiani: pastifici, gastronomie, botteghe con cucina e altre realtà dalla proposta informale e agile, con la stessa attenzione allo stare bene, al territorio e al piacere della tavola. ovvero locali che offrono una limitata varietà di proposte, di piccoli piatti e/o di tavola fredda, ma che incarnano appieno le caratteristiche fondamentali della nostra idea di osteria: nel racconto del territorio, la selezione di materie prime e, ovviamente, l’accoglienza.
I premi Toscani:
Miglior Giovane Cuoco è Duccio Frullani de La Ciottolona di Boccheggiano (GR)
Piatto dell’anno è la Zuppa di Legumi Slow BEans di Nonno Cianco a Cutigliano (PT)
Le 27 Chiocciole Toscane
Nonno Cianco – Abetone Cutigliano (PT)
Il Cappello di Paglia – Anghiari (AR)
La Lina – Bagnone (MS)
Il Tirabusciò – Bibbiena (AR)
Quinto Quarto – Camaiore (LU)
La Taverna di Vigliagli – Castelnuovo Berardenga (SI)
Il Grillo è Buoncantore – Chiusi (SI)
La Solita Zuppa – Chiusi (SI)
Tenuta di Paganico – Civitella Paganico (GR)
Bel Mi’ Colle – Colle di Val d’Elsa (SI)
Osteria del Teatro – Cortona (AR)
Leonardo Torrini – Firenze (FI) inserto
Osteria dell’Enoteca – Firenze (FI)
La Burlanda – Fosdinovo (MS)
Oste Scuro – Grosseto (GR)
Azzighe-Osteria a Metà – Livorno (LI)
Il Mecenate – Lucca (LU)
Locanda Agricola Posapiano – Montecarlo (LU)
La Ciottolona – Montieri (GR)
Il Libridinoso – Murlo (SI)
L’Oste Dispensa – Orbetello (GR)
Peposo – Pietrasanta (LU)
La Bottegaia – Pistoia (PT)
La Tana degli Orsi – Pratovecchio Stia (AR)
Antico Ristoro Le Colombaie – San Miniato (PI)
Il Conte Matto – Trequanda (SI)
Buonumore – Viareggio (LU)