Firenze, giovane sorpreso con oltre 200 euro di alcolici rubati in supermercato dell’Isolotto
Avrebbe aggredito la vigilanza, 16enne marocchino arrestato dalla Polizia di Stato
Ieri sera, intorno alle 20.30, la Polizia di Stato ha arrestato un 16enne di origine marocchina con l’accusa di rapina impropria.
L’episodio è avvenuto in un centro commerciale di via Canova, nel quartiere fiorentino dell’Isolotto, dove gli addetti alla sicurezza del supermercato avevano sorpreso il presunto responsabile di un consistente furto di alcolici.
Secondo quanto ricostruito, il giovane avrebbe passato le casse senza pagare numerose bottiglie di liquore infilate nello zaino ed una addirittura nascosta sotto i pantaloni.
Una volta scoperto, il minore avrebbe aggredito un primo addetto alla sicurezza con dei pugni al volto; poi avrebbe tirato fuori la bottiglia dai pantaloni, lanciandogliela contro e colpendolo infine sul petto.
Nel frattempo un secondo vigilantes sarebbe intervenuto cercando di bloccare il ragazzo, ma quest’ultimo, approfittando verosimilmente della situazione che si era creata, sarebbe riuscito a divincolarsi e ad uscire fuori dall’edificio.
La vicenda non sarebbe finita qua: la stessa persona avrebbe preso dei cestini in ferro lanciandoli contro i suoi inseguitori; poi avrebbe preso una bottiglia in strada; dopo averla rotta a terra, avrebbe minacciato le persone presenti e lanciato pezzi di vetro contro chi gli fosse capitato a tiro in quel momento.
Scattato l’allarme al 112 Nue, le volanti della Questura di Firenze sono subito intervenute mettendo un punto definitivo alla vicenda il cui protagonista avrebbe naturalmente opposto una decisa resistenza anche contro gli agenti costretti quindi ad immobilizzarlo.
Oltre che del reato di rapina impropria il giovane dovrà rispondere anche delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale ed eventualmente delle lesioni procurate ai due addetti alla sicurezza del centro commerciale, finiti entrambi in ospedale per le cure mediche del caso.
Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d’accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo ed eventuale processo. Al momento la stessa è sempre assistita da una presunzione di innocenza.