Sociale, storia di Massimo malato di Alzheimer in vacanza seguito dai professionisti di Nomos
L'uomo, 66 anni, è seguito dai servizi di Nomos a Scandicci: ora è in campeggio a Follonica con la moglie e anche qui può proseguire le attività educative
Da 30 anni Massimo e la moglie Daniela, scandiccesi, vanno in vacanza in un campeggio in Maremma. Qui hanno passato le estati, prima da soli poi con le figlie e i nipotini. Possono farlo ancora, anche adesso che a Massimo, 66 anni, è stato diagnosticato l’Alzheimer. Grazie alla cooperativa Nomos infatti anche in villeggiatura Massimo può usufruire delle attività educative e di sostegno per persone che vivono la demenza proprio all’interno del suo campeggio e frequentare un caffè Alzheimer in questo caso non a Scandicci, ma a Follonica. Nomos ha una rete di servizi anche nel Grossetano ed è stato possibile attivarli per Massimo temporaneamente per il periodo estivo.
“Facciamo educativa domiciliare, a Scandicci ci segue Alex, qui Marika” racconta Daniela. Quando è arrivata la diagnosi per il marito, un anno e mezzo fa, le è cascato il mondo addosso. “Pensavamo che i suoi disturbi potessero derivare da altro, sembrava troppe giovane per l’Alzheimer. Invece no. Un vicino del campeggio, che vive a Prato, ci ha consigliato Nomos e così ho chiamato. Abbiamo iniziato con l’educativa domiciliare e poi quando ha aperto abbiamo iniziato a frequentare il Caffè Alzheimer alla sede soci Coop di Ponte Greve, oltre all’Atelier Alzheimer al centro anziani di Scandicci. A metà giugno abbiamo sospeso le attività a Scandicci per proseguirle qui”.
Da quando Massimo è assistito del team multidisciplinare di Nomos “ha avuto molti benefici” racconta Daniela. “E’ migliorato anche nel comportamento che era diventato un po’ aggressivo, come è tipico della malattia. E anche io sono più tranquilla, più serena. Fa bene a tutti e due”.
Massimo usufruisce, anche attraverso voucher regionali, dei servizi Caffè Alzheimer, Atelier Alzheimer ed educativa domiciliare, Daniela del supporto psicologico.
“Nell’assistenza alle persone che vivono la demenza e l’Alzheimer e ai loro familiari è importante la continuità. Avendo una sede anche a Grosseto abbiamo potuto attivare i servizi di cui Massimo usufruisce a Scandicci anche in campeggio. L’ambiente di vacanza poi favorisce indubbiamente il benessere generale, fisico e psicologico della persona e aiuta” commenta Gaia Guidotti, vice presidente di coop Nomos. “L’estate è sempre un periodo molto difficile per gli anziani e i loro caregivers, a rischio solitudine, per questo teniamo tutti i nostri servizi sempre aperti”.