Lucca si candida a Capitale italiana della cultura 2026
Il sindaco Pardini: “La cultura come ponte per Lucca nel mondo: un progetto forte perché si farà carico delle eccellenze dell'intera provincia”
La giunta Pardini ha approvato oggi (24 maggio) la delibera con cui Lucca si candida al titolo di Capitale italiana della cultura 2026. L’atto costituisce il primo passaggio, a cui seguirà l’invio della contestuale manifestazione di interesse al Ministero della Cultura entro il 4 luglio. Entro il 27 settembre l’amministrazione dovrà trasmettere il dossier completo del progetto culturale. I 10 progetti finalisti saranno selezionati entro il 15 dicembre e verranno discussi pubblicamente nelle audizioni pubbliche entro il 14 marzo 2024. La procedura si concluderà entro il 29 marzo 2024 con l’annuncio della città vincitrice, a cui sarà assegnato il titolo con delibera del Consiglio dei Ministri.
“Iniziamo oggi un percorso forte e ambizioso, perché si farà carico delle eccellenze dell’intera provincia, con tutte le carte in regola per conquistare il titolo – dichiara il sindaco Mario Pardini – Lucca e i suoi territori si sono espressi non solo con i monumenti e con i paesaggi che ancora oggi ammiriamo, ma con una vitalità e produttività che hanno le loro radici in un tessuto sociale, culturale ed economico che ha sempre avuto una dimensione fortemente internazionale, a partire dai mercanti e dai banchieri del medioevo e del rinascimento e poi con letterati, storici, pittori e scultori, musicisti, intellettuali e sportivi che hanno prodotto e irradiato cultura nata qui in Italia e nel mondo. Una dimensione che ha saputo rinnovarsi in uno dei distretti economici e produttivi più importanti della Toscana e in una vastità di eventi e manifestazioni artistiche e culturali, molte delle quali hanno assunto una dimensione e una fama molto ampia. Per questo posso dire già da ora che il nostro progetto – che risponderà adeguatamente agli obiettivi ambiziosi espressi nel bando – avrà un forte elemento concorrenziale, costituito da una solida rete sia per quanto riguarda gli enti locali che per quanto riguarda i protagonisti del territorio che circondano la città e il capoluogo. Per questo mi sono già attivato per incontrare gli amministratori delle altre realtà della provincia e chiedo la collaborazione di tutti, perché la conquista di questo ambizioso titolo non è una competizione fine a se stessa, ma l’occasione per dotare tutto il nostro territorio di una struttura stabile di collaborazione, produzione e promozione culturale i cui risultati potranno essere molto importanti e duraturi. Oggi accendiamo i motori di Lucca Capitale italiana della cultura 2026, con lo sguardo completamente rivolto al futuro, ma usando come combustibile tutta la forza del passato e del presente”.