Dalle guerre alle mafie. Il metodo Rondine per la risoluzione del conflitto arriva in Calabria con “Le Piazze di Maggio”
Trenta motivi per cambiare il mondo, trenta giovani che hanno scelto Rondine per farlo. Così si sono presentati i giovani dello Studentato Internazionale di Rondine Cittadella della Pace in Calabria. Un viaggio fino al confine estremo dello stivale che si è articolato in vari momenti per promuovere i valori che la ispirano, come la coesione, il dialogo, il rispetto dell’altro, lo spirito di comunità , la pace. Tutto questo è Piazze di Maggio, un progetto che Rondine promuove ormai dal 2006 in collaborazione con la CEI per il progetto culturale.
La manifestazione artistico-culturale ha portato l’Associazione proveniente dal piccolo borgo in provincia di Arezzo, ad attraversare in lungo e in largo tutta la Calabria il 16 e 17 maggio scorsi, per portare la voce di giovani che vengono da luoghi di conflitto in una terra che sperimenta a sua volta il conflitto ogni giorno: dalla conferenza presso l’Università di Cosenza, fino alla visita alle diocesi calabre, passando per gli incontri con le scuole superiori e infine è arrivato anche l’abbraccio con la piazza a Reggio Calabria.
Un viaggio cominciato da Castrovillari, dove lo Studentato è stato accolto da Mariella Nava, in occasione del concerto di presentazione del suo nuovo album. La celebre cantautrice, da sempre sensibile al sociale e fortemente impegnata nel sostegno a nobili cause come quella di Rondine, ha accolto gli amici sul proprio palcoscenico per presentarli al pubblico e far conoscere la propria storia e la propria mission.
Dalle guerre internazionali alle mafie, il metodo Rondine conferma la sua forza proprio perché la risoluzione del conflitto parte dalla persona. “Anche in Calabria ci sono i temi del conflitto, le faide ci danno la sensazione che nulla possa cambiare, Rondine ci fa vedere che non è così. A volte basta ritrovare ciò che ci accomuna come “uomini” per spezzare uno schema, per rovesciare la storia!” Così il presidente e fondatore di Rondine Franco Vaccari ha introdotto l’incontro presso l’Università di Cosenza da cui è emersa l’importanza di una testimonianza di questo genere anche nell’ambito della formazione universitaria.
Un messaggio di speranza che è arrivata anche ai ragazzi di tanti licei della Calabria che Rondine ha toccato attraverso incontri ricchi di attività di gruppo e testimonianze dirette, per dimostrare nel concreto come la pace si costruisca attraverso gesti semplici, affrontando il conflitto e cerando cambiare la propria prospettiva per costruire il dialogo con l’altro.
Infine la cerimonia della consegna delle Rondini d’Oro che si è svolta nello splendido scenario dell’Anfiteatro dell’Arena dello Stretto a Reggio Calabria. Una piazza che ha vibrato delle intense emozioni dei giovani dello Studentato Internazionale, che hanno portato il proprio dolore e le proprie vittorie, dall’esperienza della guerra, fino alla scelta della pace. Alcuni di loro, oggi, sono pronti a tornare nei loro Paesi per essere i leader di domani, per continuare a diffondere il messaggio di Rondine. Elmira azera, Sabina russa, Tamara osseta, Noam israeliano. “ Ora sono pronto a volare – ha commentato Noam – perché ora so vedere la realtà sotto diverse prospettive come quando si vola. Quando si vola si è liberi, si può attraversare ogni confine ma soprattutto quando si vola, da lontano, tutti gli esseri umani sembrano come sono, cioè, uguali”.
fonte: Ufficio Comunicazione Rondine Cittadella della Pace