FIRENZE – “Speaking Dante”: una maratona di 24 ore con i 100 canti della Divina Commedia letti in inglese
Da un cast di 25 attori di fama internazionale in presenza o registrati – da Helen Mirren a Ralph Fiennes a Rupert Everett a Rupert Mason a Justin Butcher – 700 anni dopo la morte del poeta. Un grande evento presso il Cinema La Compagnia e in streaming dalle 19 del 13 settembre alle ore 19 del 14 settembre. L’iniziativa è firmata da J. Productions. Dall’incasso sostegno ai progetti della Comunità di Sant’Egidio a favore di migranti e rifugiati
J. Productions, in associazione con il Cinema la Compagnia di Firenze, il Teatro della Pergola e il British Institute of Florence, presenta ‘Speaking Dante’, una versione inconsueta per noi italiani – che conosciamo Dante come padre della nostra lingua, tanto che a settecento anni di distanza riusciamo ancora a leggerlo e comprenderlo in originale – così come una preziosa opportunità per scoprire la grandezza immutata e la fama fuori dall’Italia del sommo poeta grazie a un’occasione inedita, Speaking Dante, maratona per il 700° anniversario della morte (14 settembre 1321): ”’24 ore di lettura interpretativa a più voci”’, con attori di prestigio internazionale in presenza e registrati, della Divina Commedia nella versione inglese di Robert & Jean Hollander tra il giorno precedente e il giorno della morte del vate, ”’dalle ore 19 del 13 settembre alle ore 19 del 14”’, settecento anni dopo nella sua Firenze, presso il Cinema La Compagnia.
“Midway in the journey of our life I came to myself in a dark wood, for the straight way was lost. Ah, how hard it is to tell the nature of that wood, savage, dense and harsh –the very thought of it renews my fear!”: così suona in inglese l’incipit della Divina Commedia.
“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!” – nella traduzione di Robert & Jean Hollander, lui, scomparso lo scorso giugno, docente all’Università di Princeton, lei esperta traduttrice, marito e moglie nella vita, pluripremiati per l’immenso lavoro di analisi testuale, interpretazione e ri-scrittura di uno dei capolavori della letteratura mondiale.
”’100 canti- dall’Inferno al Paradiso – recitati da 25 attori scelti dal pluripremiato regista e attore Justin Butcher: da Ralph Fiennes, attore di importante filmografia nonché raffinato interprete shakespeariano che ha scelto di interpretare il Canto 34 Inferno alla notissima ed eclettica Helen Mirren passando per Rupert Everett, rappresentano uno speciale e inedito contributo filmato ad hoc per J. Productions.
Il cast in presenza a Firenze vedrà alternarsi sul palco Janice Acquah, Eleanor Butcher, Justin Butcher, Mary Chater, Clara Francesca, Andrew Harrison, Rupert Mason, Jan Noble, Amaka Okafor e Kenneth Omole.”’
Attraverso letture in video, parteciperanno anche Adjoa Andoh – volto di Lady Danbury nella serie televisiva Bridgeton -, Jessie Buckley, Janie Dee, Stephen Dillane – vincitore di un Tony Award che ha lavorato con Franco Zeffirelli e sul set de Il trono di Spade, Kate Fleetwood, Janet Henfrey, Ian McDiarmid – ricordato dagli amanti di Guerre Stellari per l’interpretazione di Palpatine, Guy Masterson Mastroianni, Tim McInnery, John Nettles, noto in Italia per il ruolo dell’ispettore Barnaby, Dominic West e Brigid Zengeni.
L’iniziativa è firmata da J. Productions, società teatrale, nata a Milano a inizio anno per promuovere il teatro inglese in Italia, che ha voluto omaggiare Dante nel suo primo spettacolo in presenza:
“Il legame tra la cultura anglosassone e l’Italia ha radici antiche, lo scambio linguistico, la lettura di opere, la tradizione dei viaggi in Italia dimostrano reciproco interesse e stima. Con questo progetto volevo unire l’amore per Dante e un amore speciale che gli inglesi hanno per il teatro, il cui stile recitativo, unico e identitario, sfida opere di altissima creatività come la Divina Commedia quale impegnativa prova di interpretazione al pari del nostro Shakespeare – spiega Julia Holden, fondatrice e direttrice di J. Productions – e anche se, purtroppo, il lancio della nostra produzione teatrale è coincisa con il protrarsi delle limitazioni imposte dal Covid, abbiamo sfruttato la tecnologia e coinvolto gli attori sul web, ma essere per la prima volta a Firenze, in presenza, con attori di primissimo piano, sarà un’emozione grandissima.”
L’iniziativa sarà fruibile sia dal vivo o sia via streaming e vedrà alternare alla lettura recitativa in presenza con inserti registrati, collegamenti con studiosi che metteranno in luce aspetti del valore poetico di Dante: “Ogni canto coinvolgerà più attori, ognuno di essi darà voce a un personaggio come in una recitazione teatrale, Dante non avrà un solo interprete, ma a seconda della sfumatura narrativa del singolo canto interverrà uno degli attori partecipanti” spiega Justin Butcher che, oltre a prendere parte alla lettura interpretativa, ha selezionato con grandissima attenzione il cast di Speaking Dante.
“Sono molto felice delle tante adesioni al progetto, gli artisti coinvolti hanno personalità diverse e forti – aggiunge Julia Holden – e le interpretazioni che ho avuto occasione di vedere in fase di prova sono vibranti! Proporremo una maratona dantesca varia e intesa che varrà la pena vivere nel suo viaggio canto dopo canto.”
”’La maratona prevede anche un momento per ricordare lo studioso di letteratura italiana Robert Hollander”’, scomparso lo scorso giugno, la cui traduzione inglese di Dante, insieme alla moglie Jean, è considerata la più scorrevole ed empatica mai realizzata.
L’articolato progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con Cinema la Compagnia di Firenze, la partnersip del British Institute of Florence, e soprattutto grazie al sostegno dello Studio legale Trevisan & Cuonzo Milano, Parma Roma & Bari, main sponsor. Si ringrazia per il supporto Karma Group International. La tavola riprodotta sul manifesto è opera dell’illustratore e fumettista Marvel Gabriele dell’Otto, che a Dante ha dedicato una serie pittorica di grande impatto. Media partner in lingua inglese The Florentine magazine.
Un team internazionale ha curato i diversi aspetti della produzione: Sebastian Frost per musica e suoni, Damian Hale per grafica e video e la collaborazione di, Lizzie Pocock per Treatment Studios. Riprese video e montaggio di Giulia Vannucci.
Ispirandosi alla lunga vita da esule di Dante, gli organizzatori hanno deciso di devolvere l’incasso a progetti a favore di migranti e rifugiati della Comunità di Sant’Egidio a Firenze.
Nel rispetto delle norme anti Covid, l’ingresso sarà consentito previa prenotazione e acquisto del biglietto con prezzi a scalare da 68 euro per quello a prezzo intero per le 24 ore di performance, a 60 euro per il biglietto a prezzo ridotto, o per la scelta di slot di blocchi di Canti. Info: cinemacompagnia.com.
”’Julia Holden”’ è produttrice teatrale e direttrice artistica, fondatrice di J. Productions, specializzata nell’ospitare e produrre spettacoli teatrali in lingua inglese di alta qualità a Milano, dove vive, e in tutta Italia.
Holden è partner di uno dei principali studi legali italiani di proprietà intellettuale, Trevisan & Cuonzo, con sede a Milano, Roma, Parma e Bari. Il suo background professionale come avvocato in proprietà intellettuale le ha consentito di essere a contatto con le industrie creative per molti anni, lavorando soprattutto nei settori relativi a marchi e diritti d’autore.
Dal 2013 collabora strettamente con il pluripremiato drammaturgo britannico Justin Butcher, con il regista e attore – vincitore del premio Olivier – Guy Masterson Mastroianni, l’attore Rupert Mason e molti altri noti artisti dal Regno Unito e dall’Italia per portare un programma diversificato e originale di teatro in lingua inglese a Milano. I piani futuri di J. Productions includono la produzione di Songs of Exile, Stories of Home in una sede storica a Ludwigsburg, in Germania, e le anteprime milanesi di Walking to Jerusalem di Justin Butcher e della sua rivisitazione comica della leggenda di Ippolito / Fedra, Hippolytus Unplugged.
”’Justin Butcher”’ è scrittore, regista, produttore, attore e musicista. I suoi lavori più noti includono la pluripremiata opera solista Scaramouche Jones, con Pete Postlethwaite per la regia di Rupert Goold, la satira di successo contro la guerra The Madness Of George Dubya e i suoi sequel, A Weapons Inspector Calls e Guantanamo Baywatch, oltre al controverso e osannato Vai a Gaza, bevi il mare, così come cinque spettacoli per BBC Radio 4.
Ha conseguito la laurea con lode e la laurea specialistica in Classics Greats presso l’Università di Oxford e si è laureato con lode presso il Drama Studio London. Vive a Londra e ha lavorato in tutta Europa, Russia, Medio Oriente, Africa, Australia, Canada, Stati Uniti e Messico.
Il suo lavoro è prodotto e studiato in tutto il mondo anglofono ed è stato tradotto in albanese, croato, ceco, danese, spagnolo e turco. Legge e traduce il greco antico e il latino. È direttore artistico del Passion Pit Theatre, che dal 1994 ha prodotto 13 applaudite produzioni teatrali professionali nel Regno Unito, Usa, Messico, Malta e Australia. È inoltre fondatore e direttore dell’acclamato coro londinese Vox Holloway e ha lavorato a lungo come direttore d’orchestra, MD, organista, pianista e cantante.