Centinaia di donazioni all’ATT per lanciare il nuovo progetto Team PICC a Domicilio
Raccolti 26.000 euro per offrire un servizio specifico ai malati oncologici bisognosi di assumere terapie per via endovenosa
Dallo scoppio del Coronavirus la condizione dei malati oncologi si è complicata. Per via del loro quadro clinico già compromesso la loro salute, infatti, continua ad essere fragilissima e per questo devono essere curati a casa e protetti dal contagio.
Da qui la necessità individuata da ATT di offrire a domicilio un sostegno specifico a tutti quei malati che necessitano di assumere terapie per via endovenosa.
Il servizio prevede il posizionamento del Catetere centrale inserito perifericamente, il cosiddetto PICC, direttamente a casa del paziente, evitandogli così lo stress di andare in ospedale, soprattutto in questo periodo.
“L’attivazione di questo servizio – spiega Giuseppe Spinelli, Presidente ATT – nasce dall’esigenza di essere sempre più vicini ai malati oncologici, soprattutto all’interno delle loro case, garantendo delle risposte sempre più adeguate ai loro reali bisogni. Per questo abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi e la risposta dei cittadini è stata, ancora una volta, entusiasmante. Centinaia di donatori tra Firenze, Prato, Pistoia e provincia hanno permesso di raccogliere 26.000 euro superando l’obiettivo iniziale dei 16.000 euro. A tutti loro va la nostra riconoscenza e il nostro più grande ringraziamento. Per noi questa è l’ennesima dimostrazione che il nostro territorio ha a cuore cause importanti, anche in questa fase drammatica”.
I fondi raccolti saranno impiegati per l’acquisto dei kit per il posizionamento PICC e per la formazione specifica di personale infermieristico.
“In questo periodo di emergenza Covid– continua il Presidente Spinelli – è fondamentale non dimenticarsi di chi ha altre malattie come il tumore. Noi ci occupiamo dei malati oncologici curandoli nelle loro case e cercando, grazie all’aiuto indispensabile dei nostri sostenitori, di migliorare ogni giorno il nostro servizio. Grazie alle donazioni ricevute a 80 nuovi malati ogni anno potrà essere inserito il Catetere centrale periferico, il cosiddetto PICC, direttamente a casa e questo permetterà loro di sentirsi più sicuri e più protetti”.
“Lo scoppio della pandemia – conclude Spinelli – ci ha reso, in un certo senso, tutti più vulnerabili e ci ha reso più consapevoli di quanto sia importante la collaborazione e l’aiuto reciproco. Voglio ringraziare ancora una volta tutte le persone che con il loro affetto e il loro sostegno sono vicine ogni giorno ai malati di tumore e si impegnano per non farli sentire mai soli”.