AREZZO – Menci Group primo in Italia per semirimorchi immatricolati
Il gruppo ha registrato un +2,6% di quote del mercato, con 2.310 mezzi e con 76 milioni di fatturato
Menci Group nel 2020 è primo in Italia per numero di semirimorchi immatricolati. Il gruppo con sede a Castiglion Fiorentino ha registrato nell’ultimo anno il maggior numero di vendite nel settore e, per la prima volta in novantaquattro anni di attività, i suoi mezzi sono stati i più venduti nell’intera penisola. «Nel 2019 eravamo i terzi produttori – ricorda Marco Menci, presidente di Menci Group, – mentre ora siamo i primi in Italia, a testimonianza della solidità e della tenuta del nostro gruppo. Vogliamo ringraziare i nostri clienti e tutte le maestranze per un risultato che è frutto di un ottimo lavoro di squadra».
Nonostante il particolare periodo storico di incertezze e difficoltà, Menci Group ha attuato migliorie e investimenti sui propri prodotti che hanno favorito un ulteriore consolidamento e l’acquisizione di un +2,6% di quote nel mercato italiano (con un passaggio dall’11,5% del 2019 al 14,1% del 2020), confermandosi così come un punto di riferimento per molti trasportatori. I positivi traguardi in Italia si sono uniti all’incremento di vendite anche sui mercati esteri, con una crescita soprattutto in Francia e in Russia che ha permesso di raggiungere un totale di 2.310 mezzi prodotti nelle tre unità operative del gruppo: 1.700 semirimorchi e 120 cisterne dallo stabilimento di Castiglion Fiorentino, 400 semirimorchi dallo stabilimento di Treviso e 90 cisterne per il trasporto di carburanti e gpl dallo stabilimento di Castelnuovo Scrivia (Al). Il fatturato complessivo del gruppo ha registrato un totale di 76 milioni di euro con un ultimo trimestre del 2020 particolarmente positivo dove sono stati avviati anche rapporti commerciali su nuovi mercati quali Kenya e Arabia Saudita che troveranno concretizzazione in importanti commesse previste per il nuovo anno. «Il dato del fatturato – continua il presidente Menci, – riporta un -3% rispetto al 2019 che rappresenta comunque un buon risultato, considerando il calo generale del settore del 20% e i due mesi di stop dell’attività nel corso del lockdown della scorsa primavera che hanno comportato un danno di circa 10 milioni. Il motivo di maggior ottimismo è rappresentato inoltre dalla sempre più forte internazionalizzazione verso nuove aree del mondo che ci permette di iniziare il nuovo anno con rinnovato e motivato ottimismo».
La crescita di questa realtà è confermata anche dalle dieci assunzioni effettuate nell’ultimo trimestre dello scorso anno, raggiungendo così la quota di 355 dipendenti tra le tre sedi del gruppo. Questo numero è destinato a salire ulteriormente anche nel 2021 con l’inserimento di dieci nuovi addetti alla saldatura che stanno frequentando un corso di formazione professionale promosso dalla Menci nello stabilimento castiglionese. «Questi risultati – conclude Marco Menci, – sono frutto di una strategia d’impresa che, negli ultimi anni, ci ha portato a investire in ricerca e sviluppo e a diversificare la nostra attività per fornire ai clienti un ventaglio di mezzi sempre più ampio, con soluzioni all’avanguardia, personalizzate e funzionali al lavoro di ogni trasportatore».