Cooperative di Comunità, presentato bando Regione che allarga il raggio d’azione delle cooperative
Fiaschi (Confcooperative): “Bene rafforzarle per vincere la sfida dell'abbandono del territorio”
Presentato oggi il nuovo bando della Regione Toscana che, tramite la modifica alla legge quadro regionale, allarga il raggio d’azione delle cooperative di comunità alle aree metropolitane e alle periferie urbane, confermandone il ruolo chiave.
“Un esempio di proficua collaborazione tra istituzioni e movimento cooperativo per lo sviluppo delle comunità”. Così Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana sui temi presentati oggi dall’assessore alla Presidenza della Regione Toscana Vittorio Bugli nel corso del convegno “Cooperative di comunità, comunità che collaborano” organizzato a Firenze, circa l’aggiornamento della legge regionale e la presentazione del nuovo bando finalizzato ad un intervento di sostegno alla costituzione ed allo sviluppo delle cooperative di comunità in Toscana.
“Le novità presentate nell’evento di oggi ci mostrano come l’intraprendenza delle comunità toscane, siano esse nelle aree interne piuttosto che in una periferia, abbiamo in sé la forza per sprigionare tutto il valore di rigenerazione dei luoghi – spiega Fiaschi. La cooperazione rappresenta la via maestra per costruire soluzioni alle sfide di rilancio economico e sociale della nostra regione, rende le persone artefici dello sviluppo e del progresso sociale attraverso gli strumenti dell’economia collaborativa, in grado mobilitare energie individuali e trasformarle in un progetto collettivo di lunga durata, patrimonio indiviso della comunità e preziosa eredità tra generazioni”.
“Per rendere efficace e consolidare questo investimento – aggiunge la Presidente di Confcooperative Toscana – accanto a norme e incentivi, occorre un rilevante investimento in formazione del capitale umano, una vera e propria accademia cooperativa, perché guidare una impresa collettiva i cui azionisti sono i cittadini, richiede competenze e familiarità con gli strumenti specifici della democrazia economica. Potrebbe essere questa la nuova frontiera di impegno condiviso per l’amministrazione regionale e il movimento cooperativo della toscana”.