Fiorentina, tanta qualità: alla ricerca della prima vittoria
Un avvio altalenante, a tratti divertente se la classifica non recitasse appena “uno”, alla voce punti in classifica della Fiorentina. Tanti gol fatti, altrettanti subiti, fino alla prestazione quasi perfetta in casa contro la Juventus.
Davanti ad una cornice di pubblico spettacolare, i ragazzi di Montella hanno in lungo e in largo dominato il match, concedendo la prima pericolosa azione da gol dei bianconeri dopo 75 minuti. Molti rimpianti, quell’occasione di Dalbert che ancora procura qualche notte insonne ai tifosi gigliati, ma una certezza: aver ritrovato lo spirito viola, un gioco fluido ed una difesa arcigna. Il resto arriverà, ci si augura, quando anche Chiesa si sbloccherà in zona gol: incredibile pensare come dall’avvento di Montella lo scorso anno, il figlio d’arte non abbia mai segnato.
Ribery è in grande ascesa, resta da capire se il modulo varato con la Juve dall’aeroplanino sia definitivo o solo dedicato ad una partita speciale come quella di sabato scorso: difficile dall’inizio tagliare Boateng, Vlahovic e l’ultimo arrivato Pedro.
La grande scoperta del pomeriggio, ma già si era palesato a Montella dal ritiro estivo, è stata quella di Castrovilli. Il ragazzo di Canosa di Puglia ha incantato nuovamente, il posto da titolare in mezzo al campo è ormai suo di diritto e Mancini comincia a tenerlo sott’occhio per le prossime convocazioni, decisive in ottica qualificazione ad Euro 2020.
Tante notizie confortanti per una squadra che ancora attende la sua prima vittoria in Serie A quest’anno: prossima tappa la trasferta in casa dell’Atalanta, che sarà reduce dall’impegno settimanale in Champions League: dopo aver ridato entusiasmo ad una piazza narcotizzata, Commisso pretende una squadra che cominci a porre fieno in cascina.
Intanto, la Juve è stata fermata e ciò ha permesso all’Inter di spodestare i bianconeri da quella prima posizione che occupavano senza sosta da oltre 500 giorni: punteggio pieno per la nuova squadra di Conte, data a 6 dai bookmakers nelle quote scudetto. Appena dietro il Napoli di Ancelotti a 6.50, ma la Juventus di Sarri conserva anche piuttosto nettamente i favori del pronostico, con un 1.45 che non ammette repliche.
Difficilissimo se non impossibile ipotizzare una quarta pretendente: per quell’ultimo posto in Champions la guerra sarà apertissima. Ci sono Roma e Lazio, il Milan di Gianpaolo e un paio di outsider identificabili in Atalanta e magari Torino, nuovamente senza impegni europei dopo l’eliminazione nei preliminari.
In ottica tricolore la lotta è dunque racchiusa a tre squadre, con la netta sensazione che dopo svariato tempo lo Scudetto possa finalmente restare questiona aperta, dopo anni in cui si era soliti archiviare la pratica sin dall’inizio della primavera.
L’obiettivo della Fiorentina è quello di riappropriarsi della parte sinistra della classifica, ma dopo un mercato altisonante non si possono tarpare le ali ad una società, tifoseria e storia che devono poter ambire al ritorno in Europa.