Tavolo regionale sui rifiuti, il punto di Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato
Tuttavia sul piano sia tecnico che pratico è impensabile che i rifiuti possano azzerarsi e occorre quindi trovare soluzioni. Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato non ritengono che lo smaltimento dei rifiuti speciali debba essere demandato esclusivamente alle amministrazioni pubbliche. Ritengono tuttavia che il ruolo degli enti pubblici, in particolare dell’amministrazione regionale, sia indispensabile e propedeutica ai fini della realizzabilità effettiva degli impianti (pianificazione territoriale, aspetti autorizzativi), della razionalizzazione del loro numero senza incorrere in una frammentazione eccessiva che ne renderebbe difficile anche la vigilanza e, non ultima, dell’ottimizzazione della loro funzionalità. Quest’ultimo aspetto diventerà ancor più significativo quando, dando seguito ai Patti e aumentando la quota del riciclo, il volume dei rifiuti si ridurrà ulteriormente. Nel caso dei rifiuti tessili, già ora la limitata quantità (50.000 tonnellate annue), unita all’eccessivo potere calorifico di questi materiali, renderebbe impossibile pensare a un impianto di termovalorizzazione esclusivamente dedicato. La soluzione, per il tessile ma non solo, è quella di impianti in grado di smaltire più tipologie di rifiuti, così da garantirne la miglior funzionalità e la flessibilità necessaria in una fase in cui – con il pieno accordo delle imprese – la Regione Toscana opera perché i rifiuti riducano sempre più il loro volume. Positivo l’impegno di Alia a risolvere gli aspetti legati alla raccolta e alla caratterizzazione dei rifiuti per le imprese più piccole.
Le soluzioni tecniche ci sono: Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato ritengono che l’impegno della Regione Toscana e delle imprese consenta di affrontare il problema nella maniera migliore.