Vino italiano a +5.7%: soddisfazione per Coldiretti Toscana

Consumo in crescita in Italia negli ultimi 5 anni

L’analisi della Coldiretti sulla base dei dati OIV rivela che i consumi di vino degli italiani sono aumentati dell’8% negli ultimi cinque anni. La ricerca presentata durante l’incontro su “Mercati del vino e innovazioni in vigna” a Palazzo Rospigliosi a Roma è stata promossa dal Comitato di supporto alle politiche di mercato del vino della Coldiretti, con il contributo di Riccardo Cotarella, del prof. Attilio Scienza e del direttore Generale di Ismea Raffaele Borriello.

Dopo aver raggiunto il minimo oggi i consumi di vino hanno invertito la tendenza, questo grazie ad una maggiore attenzione e interesse verso la qualità del prodotto, ormai divenuto simbolo di uno stile di vita attento che privilegia l’assunzione responsabile al consumo sregolato. La trasformazione passa innanzitutto dalle tavole degli italiani, dal crescente interesse dei giovani per la degustazione consapevole, testimoniata dall’aumento dei corsi per diventare sommelier e dalla conseguente diffusione di wine bar ed enoteche. A questo si affianca il boom dell’enoturismo, capace di generare un indotto di quasi 3 miliardi di euro l’anno e che ha recentemente ottenuto il primo quadro normativo.

Un interesse a livello globale come attesta il consumo di vino che ha raggiunto i 244 milioni di ettolitri nel 2017 per un aumento complessivo del 2% in un anno, a cui risponde la produzione mondiale di vino stimata per il 2018 in 279 milioni di ettolitri. Il Bel paese è il primo produttore mondiale con 48,5 milioni di ettolitri seguito da Francia (46,4 mlioni), Spagna (40,9 milioni), Stati Uniti (23,9 milioni e Argentina (14,5 milioni).

Per quanto riguarda il consumo l’Italia è al terzo posto con 22,6 milioni di ettolitri nel 2017, dietro a Stati Uniti (32,7 milioni) e Francia (27 milioni), il dato più rilevante si rinviene nel trend di aumento dei consumi in Italia che è secondo solo alla Cina.

Fabrizio Filippi, Presidente di Coldiretti Toscana conferma la rilevanza di questi dati nazionali per la nostra Regione:

“Quello del vino è un tema quanto mai importante per la Toscana dove le superfici vitate sono oltre 59mila ettari con una produzione di circa 3milioni e 500mila quintali di uve che vengono trasformati in 2milioni e 800mila ettolitri di vino. La Toscana rappresenta il 6.3% del vino italiano attestandosi come sesta regione per produzione media e vanta le più prestigiose denominazioni di origine dei vini con 11 Docg, 41 Doc e 6 Igt. La produzione di VQPRD supera 1,7 milioni  di ettolitri. Il Chianti rappresenta la quota più importante della produzione di vini a Docg”.

Importanza ribadita ulteriormente dalle parole del direttore regionale Coldiretti Antonio De Concilio:

“Il settore vitivinicolo, uno dei punti di forza dell’agricoltura toscana mostra una grande vitalità, che si traduce in un aumento degli investimenti e nella profonda riorganizzazione delle aziende e della filiera, con una decisa svolta verso la qualità che ha permesso di conquistare primati nel mondo. Il valore dell’export dei vini toscani supera i 900 milioni di euro. In pratica una bottiglia su cinque di vino italiano bevuta oltre confine, viene dalla nostra regione”.

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