
Vinitaly, Vigneto Toscana: medici, istituzioni e produttori a confronto a Casa Coldiretti
Viticoltori toscani tiepidi dopo dietro front commissario Hansen su etichette allarmistiche
“Un bicchiere di vino rosso fa bene alla salute e si inserisce nelle abitudini alimentari della Dieta Mediterranea”: sta tutto qui, in questa affermazione dirompente rispetto alla precedente narrazione di Bruxelles, il cambio di rotta e di paradigma dell’Europa nei confronti del consumo di vino demonizzato ed innalzato a male di tutti i mali per la nostra salute tanto da meritarsi etichette allarmistiche e teschi e tibie incrociate sul collo di bottiglia. Un approccio nuovo, spiazzante e quasi rassicurante quello del commissario della salute dell’Ue Hansen accolto dai viticoltori toscani impegnati al Vinitalty di Verona con un positivo ma pur guardingo sogghigno. Del resto l’Europa con il Green Deal non ci è andata morbida con gli agricoltori. Lo sa bene Vigneto Toscana, l’associazione dei viticoltori di Coldiretti Toscana che al Vinitaly ha lanciato l’operazione verità incorniciando e confrontando il pensiero delle istituzioni, di chi fa ricerca e di chi ha cura la nostra salute. Il vino – questo l’assunto di partenza – non nuoce alla salute. A fare male è semmai l’eccesso. “Basta bugie, basta bufale, basta narrazioni distorte. Un consumo consapevole e moderato è consigliato anche dalla scienza e dalla medicina. – tuona la presidente di Vigneto Toscana, Letizia Cesani dal palco di Casa Coldiretti davanti ad una platea di stakeholder – E’ il momento di fare luce. E’ in atto una narrazione sbagliata ed il nostro compito è quello di dare elementi a supporto di una sana narrazione che punti alla salubrità, alla consapevolezza del consumo e non all’abuso che genera al contrario difficoltà nella percezione del vino. Abbiamo appreso oggi dal commissario Hansen è pronta a fare marcia indietro sulle etichette allarmistiche. E’ un’ottima notizia per il nostro mondo ma anche per i consumatori. Trattate una bottiglia di vino come un pacchetto di sigarette è pretestuoso”.
Il vino Made in Tuscany è il prodotto di punta delle esportazioni nel mondo con oltre 1,2 miliardi nel 2024. Il 30% dell’intero valore dell’agroalimentare regionale. Un prodotto che ha un potere evocativo ed immaginifico che non ha eguali. “Nei confronti del vino è in corso un attacco frontale da parte di chi vorrebbe sostituire una bevanda millenaria, capo saldo della Dieta Mediterranea, con super alcolici e drink alternativi. – prosegue la presidente di Coldiretti Toscana e Vigneto Toscana – Il vino, e così il nostro agroalimentare, non ha competitor sulla tavola quando si parla di qualità, sicurezza, salubrità. Allora, per distruggere la sua credibilità, si tenta di associarlo a qualcosa di nocivo, dannoso, pericoloso. Il disegno è mettere in crisi uno dei principali motori economici del nostro sistema agroalimentare e delle nostre esportazioni che non ha concorrenti. Non possono batterci a tavola allora tentano la strada degli alert, del nutriscore e dei dazi”. La nuova posizione dell’UE è stata accolta positivamente anche dalla vice presidente regionale, Stefania Saccardi ospiti dell’iniziativa di Vigneto Toscana “In vino veritas” al Vinitaly ricordando come “il rischio delle etichette allarmistiche” sia reale: “il cambio di passo del commissario Hansel è apprezzabile. Ciò che incide su salute sono tanti elementi come l’ambiente, le condizioni economiche, lo stile di vita, la prevenzione: non solo uno. Identificare il vino come elemento di rischio più importante per la nostra salute è una visione distorta. Si attacca il vino, non i super alcolici. Mi viene il dubbio che si voglia colpire un prodotto in particolare ed un un paese in particolare. I paesi che bevono meno alcol sono quelli che producono vino”.
Ma quanti bicchieri di vino posso bere senza correre alcun rischio per la salute? A dare una risposta è il Direttore dell’Unità di radioterapia oncologica all’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze), Lorenzo Livi chiamato a parlare della relazione tra consumo di vino e rischi per la salute: “i rischi sono proporzionali alle quantità. – ha esordito – Anche l’acqua fa male se ne consumiamo più di quanto serve al nostro corpo. Per non avere probabilità statistiche di una malattia correlata all’alcol possiamo bere due bicchieri di vino nel caso degli uomini, uno nel caso delle donne. Non lo dico io, lo dicono le linee guida per una sana alimentazione del nostro paese e non solo del nostro paese. Quale è quindi la verità: il vino se consumato con intelligenza, seguendo le raccomandazioni che ci sono fornite, non ha nessun effetto negativo per la nostra salute”.