“Valdarno bike road”, il cicloturismo è di casa in Toscana

Il cicloturismo in Toscana aggiunge un altro prezioso tassello al mosaico della sua offerta: con l’installazione dei cartelli informativi e della segnaletica stradale entra infatti in fase operativa la Valdarno Bike Road, la grande rete di percorsi cicloturistici che valorizza il Valdarno Superiore dando nuova vita a strade secondarie di grande fascino: un totale di 200 km attraverso borghi e paesaggi suggestivi a cavallo tra la piana dell’Arno, le dolci colline del Chianti, i “canyon” delle Balze e le pendici del Pratomagno. L’obiettivo: promuovere il turismo ecosostenibile creando positive ricadute economiche su tutte le attività turistiche e ricettive bike-friendly e non solo.

La Valdarno Bike Road è stata presentata mercoledì 18 dicembre 2019 a Firenze in conferenza stampa nella sede del Consiglio Regionale della Toscana, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, del direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni con il presidente della delegazione sangiovannese Paolo Mantovani, di Nicola Benini, sindaco del Comune di Bucine (ente capofila dell’Ambito Turistico Omogeneo del Valdarno) e del referente affari istituzionali di Enel Toscana e Umbria Emiliano Maratea.

Il progetto, nato dall’idea degli imprenditori valdarnesi Alessio Papi e Francesco Fabbrini e subito sposato dalla Confcommercio aretina, ha preso spunto dal crescente successo della Marzocchina, la ciclostorica che a settembre 2020 arriverà alla sua ottava edizione. Si è poi conquistato il patrocinio della Regione Toscana e dell’Ambito Turistico Omogeneo del Valdarno, il contributo della Camera di Commercio di Arezzo-Siena e il prezioso sostegno di Enel.

Proprio Enel gestisce una delle “chicche” periodicamente visitabili percorrendo i sentieri della Valdarno Bike Road: l’area mineraria di Santa Barbara, un vero unicum nel suo genere, che sorge vicino all’ex borgo dei minatori di Castelnuovo dei Sabbioni e che è attualmente oggetto di uno dei progetti di riqualificazione più importanti d’Italia in ottica di sostenibilità ambientale, cicloturismo e innovazione. Nel circuito di Valdarno Bike Road, peraltro, saranno comprese anche le oasi naturalistiche in cui sorgono gli invasi e gli impianti idroelettrici Enel Green Power di La Penna e Levane, due importanti opere a livello tecnologico e architettonico che rappresentano un valore aggiunto per l’ecosistema fluviale dell’Arno e per la produzione di energia rinnovabile.

“Con questo progetto, che si aggiunge alla ciclostorica ‘La Marzocchina’, il Valdarno Superiore potenzia la sua capacità di attrattiva per gli amanti della bicicletta”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, in apertura della conferenza stampa. “I turisti potranno percorrere strade di grande fascino, che attraversano borghi e paesaggi suggestivi, entrando in contatto con le eccellenze enogastronomiche del territorio e con le sue bellezze culturali e naturali che hanno radici nel paleolitico”.

“La Valdarno Bike Road è la prima azione concreta messa in atto nel territorio per far diventare il Valdarno una meta turistica, soprattutto per attività outdoor”, ha spiegato Nicola Benini, sindaco del Comune di Bucine, capofila dell’Ambito turistico Omogeneo del Valdarno. La prossima primavera sarà installata la segnaletica lungo i percorsi. Saranno attivati anche un sito web e una App in cui tutti coloro che vorranno utilizzare il percorso potranno trovare informazioni e suggerimenti.

Il cicloturismo rappresenta un segmento in forte crescita: secondo l’ultimo rapporto di Isnart – Legambiente le presenze cicloturistiche rilevate in Italia nel 2018 ammontano a 77,6 milioni, pari all’8,4% dell’intero movimento turistico. Ovvero, oltre 6 milioni di persone hanno trascorso una o più notti di vacanza utilizzando la bicicletta. E le presenze dei cicloturisti sono aumentate del 41% nel quinquennio 2013-2018.

“Il cicloturismo ha un potenziale di crescita molto alto e rappresenta una fetta di mercato particolarmente adatta a territori che, come il Valdarno Superiore, sono vocati ad un turismo slow e sostenibile”, sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. “Ma per intercettare l’interesse dei cicloturisti dobbiamo organizzare le destinazioni per rispondere meglio alle loro esigenze e non perdere questa opportunità preziosa”.

Dopo l’installazione della segnaletica, che si avvale anche di QR Code, tra i prossimi step operativi del progetto ci sono la realizzazione di mappe cartacee e digitali, di una App correlata, oltre ad una maggiore definizione del collegamento con la ciclopista dell’Arno già esistente. Sei i percorsi attualmente aperti: la Via della Lignite (23 km tra San Giovanni Valdarno e Cavriglia); la Via dei Fossili (26 km tra Cavriglia e Montevarchi nelle aree dove sono state rivenute ossa di animali antichi), la Via dell’Olio (42 km tra le colline di Bucine, Laterina e Pergine Valdarno), la Valle dell’Inferno (29 Km fra Laterina, Pergine Valdarno, Terranuova B.ni e Loro Ciuffenna, all’interno dell’area naturale della Valle dell’Inferno e di Bandella); la Setteponti e il Pratomagno (due percorsi combinati di 29 e 93 km lungo l’antica strada), infine la Via del Fagiolo Zolfino, (22 km nei luoghi di coltivazione di questo prodotto-mito dell’agricoltura valdarnese). Nel 2020 a questi si aggiungerà il percorso delle Due Dighe, in fase di realizzazione in partnership con Enel.

La Valdarno Bike Road sarà quindi un richiamo ideale per conoscere questa parte di Toscana all’insegna di uno “slow living” che coniughi il gusto della scoperta con stili di vita salutari e che per questo piace sempre di più al turista del nuovo Millennio.

PERCORSI ATTUALMENTE REALIZZATI

LA VIA DELLA LIGNITE
San Giovanni Valdarno – Cavriglia
Il ciclo percorso permanente detto “La Via della Lignite” è un anello circolare che comprende i comuni di San Giovanni Valdarno e Cavriglia e prende il nome dal combustibile fossile presente fino a pochi anni fa all’interno della grande area mineraria di Santa Barbara.
23 Km di lunghezza
357 metri di dislivello
8 Punti di Interesse
3 Soste consigliate
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LA VIA DEI FOSSILI
Cavriglia – Montevarchi
Il ciclo percorso permanente tra i comuni di Cavriglia e Montevarchi è un anello circolare che attraversa alcuni dei borghi comunali più caratteristici. Un mix perfetto tra natura, storia e ambiente rurale.
26 Km di lunghezza
490 metri di dislivello
4 Punti di Interesse
2 Soste consigliate
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LA VIA DELL’OLIO
Bucine – Laterina Pergine Valdarno
Un percorso suggestivo comprendente molti km di “strade bianche”, il classico selciato toscano, circondati da innumerevoli oliveti.
42 Km di lunghezza
927 metri di dislivello
9 Punti di Interesse
4 Soste consigliate
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LA VALLE DELL’INFERNO
Laterina Pergine Valdarno – Terranuova B.ni – Loro Ciuffenna
La Riserva naturale della Valle dell’Inferno e Bandella è un’area naturale protetta della Toscana situata lungo il tratto valdarnese dell’Arno.
29 Km di lunghezza
504 metri di dislivello
4 Punti di Interesse
2 Soste consigliate
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LA SETTEPONTI E IL PRATOMAGNO
Due percorsi combinati
Il percorso che proponiamo è un viaggio a ritroso sulle tracce di un passato e di un presente che ancora rimangono nell’arte, nella cultura, nelle tradizioni di questi borghi del Valdarno.
Percorso E:
29 Km di lunghezza
272 metri di dislivello
Percorso E1:
93 Km di lunghezza
1923 metri di dislivello
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LA VIA DEL FAGIOLO ZOLFINO
Terranuova Bracciolini – Loro Ciuffenna
Il fagiolo Zolfino è un prodotto d’eccellenza tipico dell’agricoltura di questa zona. Oggi è stato riscoperto e valorizzato fino al riconoscimento IGP.
22 Km di lunghezza
319 metri di dislivello
3 Punti di Interesse
2 Soste consigliate
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Percorso 2020
LE DUE DIGHE
Il percorso in fase di realizzazione, in partnership con Enel, comprenderà le strade all’interno delle oasi naturalistiche in cui sorgono gli invasi e gli impianti idroelettrici Enel Green Power di La Penna e Levane, due importanti opere a livello tecnologico e architettonico che rappresentano un valore aggiunto per l’ecosistema fluviale dell’Arno e per la produzione di energia rinnovabile.

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