Turismo, Coldiretti Toscana: Regione si conferma al primo posto in Italia per ospitalità rurale (+4,7%)

La Toscana mantiene saldamente il primo posto per l’ospitalità rurale con una crescita del 4,7% del numero di strutture a fronte dell’1,7% nazionale. Con 5.634 imprese agrituristiche la Regione Toscana si conferma leader a livello nazionale davanti al Trentino Alto Adige (3.907 strutture). Erano 5.380 nel 2022. Una struttura autorizzata su cinque (21%) per l’accoglienza nel nostro Paese si trova nel Granducato che detiene anche il primato della più alta capillarità di strutture ricettive: il 97% dei comuni toscani ospita almeno una struttura a fronte di un dato nazionale del 64%. A dirlo è Terranostra Toscana, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti sulla base dei dati dell’Istat relativi al 2022. “La forza dell’accoglienza rurale regionale è data dalla straordinaria presenza delle strutture praticamente in tutti i comuni, dal più remoto alla costa, e dalla capacità di far vivere ai turisti un’esperienza vera e senza filtri a contatto con la natura e con l’attività agricola, con gli animali e con il ciclo delle stagioni. – spiega Marco Masala, Presidente Terranostra Toscana e fresco di nomina nella giunta nazionale dell’associazione – Le imprese agricole toscane hanno saputo interpretare e sfruttare le opportunità della legge di orientamento che ha favorito uno sviluppo senza eguali nel nostro paese di un’ospitalità contadina diffusa capace di creare interesse per i piccoli borghi e per le piccole realtà percepite oggi come scrigni della nostra identità. La nostra tipologia ricettiva è gradualmente e progressivamente cresciuta non solo dal punto di vista numerico, soprattutto della diversificazione dell’offerta e dei servizi. Soggiornare in un agriturismo significa immergersi nella cultura contadina più autentica, nel paesaggio, nei profumi della nostra cucina tradizionale”.

Più del 90% delle strutture si trova tra la collina (79,9%) e la montagna (12,2%), il 7,4% in pianura. I posti letto complessivi messi a disposizione dei turisti sono 88 mila mentre le piazzole per camper e campeggiatori sono 2.226. La ristorazione tipica è l’altro fiore all’occhiello del turismo rurale regionale con 74 mila posti a sedere. Il cibo, a cui viene destinato un terzo del budget per le vacanze, è infatti la voce più importante delle spese tanto che – sottolinea Terranostra Toscana – è diventato per molti turisti la principale motivazione del viaggio con il boom del turismo enogastronomico anche grazie alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino, fino ai corsi e alle degustazioni organizzate proprio dagli agriturismi. Gli agriturismi sono la principale porta di accesso per scoprire ed apprezzare le 463 specialità agroalimentari tradizionali ed i prodotti a denominazione (93 tra Dop, Igp e Stg di cui 51 per il vino) realizzati dalle 52 mila aziende agricole regionali il cui valore aggiunto è salito a 3,9 miliardi di euro. Sono invece quasi 5 milioni le presenze registrate negli agriturismi nel 2022, un dato mai così alto, a fronte di 1,2 milioni di arrivi, il 56% dall’estero.

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