SPORT – Alessia Mancini: “Ho vinto due medaglie… anche grazie ai bambini”

La campionessa di Triathlon: "Vederli fare il tifo mi ha messo addosso una carica esagerata. Ecco quello che ci manca". Armentano: "Tutta la Città Metropolitana di Firenze orgogliosa di lei"

Campionessa di triathlon, Alessia Mancini ha inorgoglito particolarmente i fiorentini nelle gare Senior femminili di Biathle e Triathle, dove con due secondi posti ha conquistato due medaglie di argento. “Anche lei – commenta Nicola Armentano, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato allo Sport – ha sostenuto con grande simpatia e sportività, come tedofora, le Olimpiadi metropolitane fiorentine, con le quali abbiamo lanciato un segnale profondo di coinvolgimento e partecipazione di tante discipline sportive e di atleti mentre viviamo questa lunga coda dell’emergenza sanitaria. La ringraziamo e ci complimentiamo con lei per i risultati raggiunti”.

“Penso che lo lo sport dovrebbe essere parte fondamentale della vita di tutti noi – dichiara Alessia Mancini – Fare sport non vuol dire soltanto ‘avere un bel fisico’ o ‘dover essere un atleta agonista’. Lo sport insegna a prefiggersi degli obiettivi e cercare di raggiungerli. E questo insegnamento lo si riporta nella vita di tutti i giorni: credere in qualcosa fermamente e provare ad ottenerlo, sempre nel rispetto delle persone e delle situazioni che ci circondano. Durante il Mondiale ho constatato quanto, le altre Nazioni, investano sullo sport a livello giovanile. Erano presenti delegazioni straniere con oltre un centinaio di bambini”.

Questo purtroppo “è ciò che manca in Italia. Ed è ciò che serve per creare persone più forti e migliori. Lo sostengo da sempre. Vedere e sentire tutti quei bambini che facevano il tifo, inoltre, mi ha messo una carica esagerata… Ho vinto due medaglie anche grazie a loro”.
Un mese fa a Firenze “sono state organizzate le Olimpiadi Della Città Metropolitana, a cui hanno partecipato diversi giovani. È stata un’ enorme gioia per me vedere questo movimento risvegliarsi! Solo grazie a manifestazioni del genere è possibile insegnare ai bambini cosa sia lo sport. Per cui spero con tutto il cuore che si possa ancora parlare di sport a 360 gradi, 365 giorni … di ogni anno. E non solo in due mesi di Olimpiadi”.

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