SIENA – Movimento Civico Senese: ‘Serve un clima di riconciliazione civica’
“Le recenti elezioni politiche hanno evidenziato il declino e la prossima archiviazione dei partiti del ‘900, di quel secolo delle ideologie e dei furori che tante speranze e tanti orrori avevano generato. Movimenti e partiti, figli della rivoluzione francese, incapaci, per spocchia ideologica, a coniugare socialmente il valore della fraternità avevano trasformato in tragica farsa anche i valori di libertà ed uguaglianza”. Così l’inizio di un intervento di Agostino Milani del Movimento Civico Senese.
“Il loro essere estranei ai valori di fraternità – prosegue Milani -, ha impedito loro di accettare le differenze come una ricchezza che non configge con l’eguaglianza, spingendoli invece a costruire regimi, a volte totalitari, basati sull’omologazione ideologica, privi di autentica libertà ed implacabili nei confronti del diverso. Con il nazionalismo ideologico, posto a base di ogni totalitarismo, è stata sostituita la fazione alla nazione che in quanto comunità è necessariamente plurale, fatta di identità e storie differenti e dialoganti con gli altri.
La supponenza di chi crede di appartenere alla parte migliore della società è la caricatura di chi ancora pone la fazione al posto della nazione. In tale contesto il partito cessa di essere momento organizzativo per diventare struttura autoreferenziale, introducendo logiche oligarchiche che nulla hanno a che vedere con l’interesse generale che, nel migliore dei casi, resta comunque subordinato. Anche la nostra città è stata vittima di queste logiche estranee agli interessi della comunità e lo stato di crisi e di dissesto di tutte le istituzioni cittadine ne è purtroppo la dolorosa conseguenza. Ciononostante la lezione non è stata compresa sino in fondo se c’è ancora chi si attarda baloccandosi con teoremi, quali quelli di un sindaco della società civile di centrosinistra.
Considerato che se fosse di centrodestra non farebbe differenza alcuna, non si capisce se la specifica partitica debba riferirsi al sindaco o alla società civile, ma è evidente che si tratta di un orpello inutile o truffaldino, perché ad oggi quel che si rende necessario è un sindaco onesto, coraggioso e capace, in grado di promuovere il bene comune per l’intera città alla quale unica deve rendere conto dei propri comportamenti e non a qualche struttura di partito, comunale, provinciale, regionale o nazionale che essa sia.
Serve pertanto un clima di riconciliazione civica che metta definitivamente alle spalle un’epoca di veleni e di divisioni che ha caratterizzato la città negli ultimi decenni. Un clima di patriottismo civico che spinga a mettersi al servizio della città con progetti che guardino al futuro e grazie al quale le alleanze si stringano intorno ad un’idea di città e di sviluppo e ad un sindaco che si renda personalmente garante della rinascita di una intera comunità. Un clima dove le diverse appartenenze di origine costituiscano non più motivo di divisione, ma ricchezza di esperienze e sensibilità da mettere a comune, capace di fecondare la storia e dare luogo ad una nuova narrazione”.
fonte: Movimento Civico Senese