SIENA – Intitolata a Maria Montessori l’area verde nel Vicolo della Fortuna

 

L’assessora all’istruzione e pari opportunità Tiziana Tarquini ha svelato oggi la targa di intitolazione dell’area verde situata nel vicolo della Fortuna a Maria Montessori, pedagogista, filosofa, medico e scienziata italiana conosciuta nel mondo per l’ideazione dell’omonimo  metodo educativo.

Con l’assessora Tarquini il collega ai lavori pubblici Paolo MazziniLidia Agnelli,  presidente del centro culturale delle donne “Mara Meoni”, promotrice, con il Tavolo comunale politiche di genere, dell’idea di dedicare spazi a verde pubblico a donne che, durante la loro vita, hanno lasciato un segno indelebile nella storia in modo che, anche nella toponomastica si possa rintracciare il segno di un cambiamento culturale.

Perché – come ha detto Tarquini – la parità fra i due sessi, l’eliminazione di ogni disparità di trattamento e  discriminazione,  è possibile raggiungerla solo con una costante azione culturale che coinvolga, anche attraverso i simboli, la popolazione nel proprio quotidiano. E’ con l’effettivo riconoscimento di una cultura paritaria fra i generi che si può riequilibrare i ruoli nella società e sconfiggere la violenza che, tuttora, vede il genere femminile impegnato per conquistare i propri diritti di cittadinanza.

Altre tre targhe sono state poste, rispettivamente, in Piazza G. Amendola  a ricordo di Ipazia (Alessandria d’Egitto 355/370- 415), matematica, astronoma e filosofa greca che guidò la scuola alessandrina. Il suo massacro da parte di una folla inferocita l’ha resa il simbolo della libertà di pensiero.

Via Nazario Sauro
Via Nazario Sauro

Il giardino in via N. Sauro è stato, invece, dedicato a Bruna Talluri (Siena 1923-2006), attiva nella lotta clandestina per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo; docente di storia e filosofia, impegnata nel campo dell’istruzione, della cultura sociale e della politica delle donne.

A Iris Origo (Birdlip (Inghilterra)1902-Chianciano Terme (SI)1988), lo spazio verde in via C. Cittadini. La Origo, antifascista attiva nell’aiuto alla popolazione della Val di Chiana e della Val d’Orcia  durante il passaggio del fronte, insieme al marito contribuì al recupero, alla difesa e alla rivalutazione del paesaggio della Val d’Orcia, ora inserito nel patrimonio UNESCO.

 

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