Sicurezza sul lavoro, si rafforza la collaborazione con i vigili del fuoco
Via libera dalla giunta regionale allo schema del protocollo di intesa tra Regione e Direzione regionale dei vigili del fuoco per la Toscana.
Il documento sancisce la collaborazione tra le Aziende del servizio sanitario regionale e i vigili del fuoco nell’organizzazione delle attività formative, finalizzate a potenziare le conoscenze necessarie a garantire sui luoghi di lavoro il rispetto della sicurezza in materia antincendio. In particolare, la Direzione regionale dei vigili del fuoco garantirà alle Aziende sanitarie gli aspetti logistici delle esercitazioni pratiche e le docenze per l’informazione e la formazione dei lavoratori in materia antincendio, degli addetti antincendio e dei docenti dei corsi antincendio.
Il protocollo si aggiunge alle numerose attività per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, svolte in sinergia con la Direzione regionale dei vigili del fuoco, a cui vanno i ringraziamenti dell’assessore regionale al diritto alla salute e sanità, che ha proposto la delibera.
La Direzione regionale dei vigili del fuoco partecipa, infatti, attivamente al Comitato regionale sulla sicurezza sul lavoro e all’Ufficio operativo regionale, nell’ambito del quale è programmata l’attività ispettiva sui luoghi di lavoro, in maniera coordinata e integrata, tra i vari enti con funzione ispettiva: Servizi prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro delle Asl, vigili del fuoco e ispettorato del lavoro, ciascuno per le proprie competenze.
I vigili del fuoco partecipano, inoltre, alla Commissione regionale per la prevenzione dei rischi da radiazioni ionizzanti, che rilascia i pareri tecnici per i nulla osta per l’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti per le pratiche mediche, veterinarie e di ricerca (macchine radiogene impiegate in radiodiagnostica e radioterapia).
Con i vigili del fuoco è stata avviata anche una collaborazione per un importante progetto per rendere più efficaci le operazioni di soccorso negli ambienti di lavoro “confinati”, ovvero quelli totalmente o parzialmente chiusi, come cisterne, silos, pozzi, cunicoli, eccetera, che non sono stati costruiti per essere occupati in permanenza da persone, ma che possono essere occupati temporaneamente per l’esecuzione di particolari interventi lavorativi. Il progetto, in via di ultimazione, prevede l’estensione a livello regionale del progetto pilota, già approvato per la sola Provincia di Pistoia, per la diffusione e la sperimentazione sia della comunicazione della presenza nei luoghi di lavoro di ambienti confinati o a possibile sospetto di inquinamento, sia della comunicazione preventiva allo svolgimento di attività lavorative in questi ambienti, in modo tale che, qualora accada un incidente in un ambiente confinato, i vigili del fuoco, conoscendo anticipatamente le procedure di intervento, possano intervenire più rapidamente e efficacemente nel salvataggio dei lavoratori e con maggiori tutele per loro stessi.