Sicurezza sul lavoro, raggiunti gli obiettivi per il 2022

La Regione ha fissato i traguardi per il piano di prevenzione 2023. Intanto si fa il bilancio del lavoro svolto nel 2022: obiettivi tutti raggiunti e rendicontati al Ministero della salute quanto a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

“La sicurezza sul lavoro è per noi, da sempre, una priorità, politica, sociale e culturale e l’impegno della Regione Toscana per la prevenzione degli infortuni sul lavoro continua assiduamente” commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini.

Le aziende toscane ispezionate l’anno scorso dai tecnici delle Asl del servizio di prevenzione igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro sono state 15.350: l’8,1 per cento delle imprese di tutta la regione, a fronte di un obiettivo nazionale fissato al 5 per cento. Le visite nei cantieri sono state 5.580, mille in più rispetto al solito, per scelta della Regione, visti anche i cantieri molto più numerosi – 60.800 nel 2022, più del doppio rispetto alla media – cresciuti in conseguenza delle politiche fiscali che hanno incentivato le riqualificazioni energetiche.

“Il quadro presentato dal Comitato dimostra il massimo impegno della Regione Toscana e delle Usl nell’attività di prevenzione di infortuni e malattie professionali – commenta ancora l’assessore –   In questi anni abbiamo avviato importanti progetti per la sicurezza sul lavoro con attenzione ai settori e ai lavori più a rischio”. “Penso  – spiega – al progetto speciale per la manifattura a Prato e nell’area della Toscana centrale e per il lapideo, all’approvazione del documento (il primo ed unico a livello nazionale) per la tutela dei riders, la valorizzazione dei responsabili per la sicurezza dei lavoratori, fino ai nuovi protocolli per la sicurezza sui cantieri sanitari”. “Abbiamo inoltre individuato, all’interno del Piano regionale di prevenzione – aggiunge – , un programma mirato al comparto dei trasporti e della logistica, dove ancora si registrano percentuali alte di infortuni”.

E proprio nella riunione di ieri sono stati illustrati  anche i dati sugli infortuni. In Toscana le denunce sono state 52.841, il 23 per cento in più rispetto al 2021. Un dato in linea con le statistiche nazionali, effetto di un’economia in fase espansiva e del ritorno al lavoro in presenza. Gli infortuni con esito mortale, sempre in Toscana, sono stati 72, nove in più rispetto all’anno precedente. Limitandosi agli incidenti avvenuti durante il lavoro, sempre nel 2022 gli eventi mortali risultano invece diminuiti (-2.44%) rispetto al 2021, mentre hanno conosciuto un aumento gli infortuni mortali con il mezzo di trasporto, sia in occasione di lavoro (più che raddoppiati) che in itinere (aumentati di un quinto).Si tratta comunque di dati ancora preliminari, relativi ai soli infortuni denunciati e non a quelli effettivamente riconosciuti da Inail a conclusione dell’istruttoria.

Nel corso dell’incontro è stato illustrato anche il progetto Previs, finanziato dal Ministero della Salute e coordinato da Inail. Si tratta di un modello di analisi per condividere informazioni e trasferire soluzioni alle aziende, a partire dai verbali di prescrizione redatti dagli ufficiali di polizia giudiziaria delle Asl. Al progetto partecipano anche Regione Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Puglia  ed Asl di Salerno in Campania e di Cosenza in Calabria. La Toscana è l’unica Regione che ha aderito con tutte le Asl , con il supporto del Centro regionale infortuni e malattie professionali (Cerimp).

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