SCANDICCI – Lei si trucca per andare a lavoro, lui la picchia
SCANDICCI (Firenze) – Spinto dalla gelosia, ha picchiato la fidanzata perché si era truccata per andare a lavoro. L’uomo, un rumeno di 25 anni, è stato arrestato dai Carabinieri dopo una lite in strada con la donna, una sua connazionale di 33 anni, a Scandicci. Ad avvisare i militari sono stati alcuni passanti. Ieri sera, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Scandicci hanno arrestato in flagranza del reato di atti persecutori l’uomo, classe 1989, artigiano e incensurato. Nella circostanza, i militari, su segnalazione fatta alla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Firenze in merito ad una violente lite in strada, si sono portati sul posto indicato.
Gli operanti, in un primo momento, non notavano nessuno, ma successivamente vedevano un giovane che, con fare nervoso, prendeva da terra un ombrello rotto. Decidevano, pertanto, di effettuare un controllo, nel corso del quale notavano che l’uomo presentava graffi sul collo. Interpellato, ha riferito di aver avuto una lite con un connazionale, fratello della sua fidanzata. Inoltre, precisava che vivevano tutti insieme e che stava andando a casa. A quel punto, i Carabinieri, onde scongiurare situazioni di pericolo, si sono portati con lui presso l’abitazione per chiarire la natura della lite.
Dagli accertamenti effettuati, i militari sono venuti a conoscenza che il 25enne da circa due mesi maltrattava e picchiava la fidanzata 33enne, facendola finire, una volta, anche in ospedale. In uno di questi episodi violenti, la rumena ha riportato lesioni guaribili in 7 giorni. Tali condotte erano sempre accompagnate da offese verbali, umiliazioni, vessazioni, insulti e minacce. In più, a causa della gelosia, l’uomo controllava la fidanzata e addirittura le impediva di allontanarsi di casa per andare a lavoro. La causa che ha scatenato l’ira del rumeno è da ricondursi principalmente all’indipendenza economica della ragazza, in quanto era stata assunta come domestica. L’uomo, giudicato persona violenta e pericolosa, dopo il suo arresto è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Sollicciano, a disposizione della magistratura fiorentina.