Sanità territoriale, Giani: “il nostro impegno sarà per oltre 200 milioni di investimento di Pnrr”

Settanta case di comunità, 37 centrali operative territoriali e 23 ospedali di comunità: sono questi gli interventi previsti in Toscana nell’ambito del Pnrr, relativamente alla Missione 6, componente 1 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, che prevede la realizzazione di queste nuove strutture per la “definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria e territoriale”.

A queste vanno aggiunti gli interventi realizzati con il fondo complementare: 8 case di comunità e 1 ospedale di comunità. La case di comunità saranno, quindi, 78 in totale e gli ospedali di comunità saranno 24.

Tutto questo si aggiunge a quanto già programmato negli anni passati e da realizzare, finanziato con altri fondi. Da considerare anche quanto previsto dall’accordo per la riqualificazione e adeguamento a uso sanitario dell’immobile in viale Sardegna a Siena.

Il numero di interventi è stabilito per la nostra Regione sulla base della ripartizione nazionale, che indica come obiettivo la realizzazione complessiva di 1.350 case di comunità, 600 centrali operative territoriali e 400 ospedali di comunità lungo tutta la penisola.

Dal Pnrr arriveranno per i progetti toscani: 104,2 milioni di euro per le case di comunità; 56,8 milioni per gli ospedali di comunità; e 12,5 milioni per le centrali operative territoriali, per un totale di 173,5 milioni. A questi vanno aggiunti i 20 milioni già deliberati di fondo regionale complementare, per un totale di 193,5 milioni. In più ci sono i fondi dell’art. 20, attraverso i quali saranno finanziate anche alcune delle strutture che rientrano in questo disegno progettuale di ampio respiro. Tutto l’insieme di questi interventi sarà organicamente integrato nella medesima strutturazione della nuova medicina territoriale del futuro, così come esplicitata nelle linee guida di Agenas per l’applicazione del Pnrr. In tal modo, la Regione Toscana incrementerà e rafforzerà la propria sanità territoriale con risorse maggiori a quelle previste dal solo Pnrr.

“Siamo di fronte a un investimento complessivo di oltre 200 milioni, un programma straordinario di investimenti per le strutture sanitarie territoriali – sottolinea il presidente Eugenio Giani -. La Regione Toscana ha voluto armonizzarsi con le linee guida del Pnrr e vivere le risorse europee come volano di una vera e propria riforma dell’assistenza sanitaria sul territorio, il cui primo passaggio sarà la realizzazione di 78 case di comunità (ciò che finora definivamo case della salute) e 24 ospedali di comunità quali riferimenti per le cure intermedie per le lunghe degenze, che la struttura ospedaliera non può più accogliere”.

“Questi interventi, finanziati con i fondi del Pnrr e con il fondo complementare, sono solo alcuni degli investimenti previsti nel progetto complessivo di rafforzamento e innovazione dell’organizzazione sanitaria nei territori, fondamentale per dare risposte ai cittadini, con particolare attenzione alla fragilità e alla cronicità – afferma l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Le opportunità del Pnrr stanno consentendo, dopo tanti anni, di tornare a ragionare di espansione dello stato sociale e di costruire una nuova prospettiva alla sanità pubblica e universalistica nel nostro Paese. Auspichiamo che il Governo accompagni gli investimenti destinando risorse che consentano di aumentare la dotazione di personale”.

Interventi per Area vasta

Pnrr e fondo completare

Toscana nord ovest

Case di Comunità: Pontremoli, Massa, Montignoso, Pescaglia, Capannori, Cascina, Crespina Lorenzana, Pisa (2), San Giuliano Terme, Vecchiano, Portoferraio, Camaiore, Viareggio, Pietrasanta, Collesalvetti, Livorno (3), Bientina, Pomarance, Volterra, Pontedera, Cecina, Rosignano Marittimo, Suvereto

Ospedali di Comunità: Massa, Barga, Lucca, Viareggio, Livorno, Rosignano Marittimo

Centrali operative territoriali: Aulla, Massa, Castelnuovo di Garfagnana, Lucca, Pisa (2), Portoferraio, Viareggio, Livorno, Volterra, Pontedera, Cecina, Piombino

Toscana sud est

Case di Comunità: Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Rapolano Terme, Montalcino-San Giovanni d’Asso, Castiglion Fiorentino, Terranuova Bracciolini, Monte Argentario, Abbadia San Salvatore, Chiusi, Sansepolcro, Arezzo (2), Bibbiena, Castel Del Piano, Grosseto (2), Follonica, Pitigliano, San Giovanni Valdarno

Ospedali di Comunità: Siena, Cavriglia, Pitigliano, Arezzo, Grosseto, Foiano Della Chiana

Centrali operative territoriali: Poggibonsi, Siena, Cortona, Montevarchi, Orbetello, Montepulciano, Arezzo, Grosseto

Toscana centro

Case di Comunità: Firenze (7), Montecatini Terme, Massa e Cozzile, Montemurlo, Poggio a Caiano, Prato (2), Vaiano, Pistoia, Quarrata, San Marcello Piteglio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Impruneta, Pontassieve, Reggello, Figline e Incisa in Valdarno, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Fucecchio, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Campi Bisenzio, Certaldo, Empoli, San Miniato

Ospedali di Comunità: Firenze, Monsummano Terme, Prato (2), Pistoia, Signa, Figline e Incisa in Valdarno, Borgo San Lorenzo, Castelfiorentino, San Miniato

Centrali operative territoriali: Firenze (2), Montecatini Terme (2), Prato (2), Pistoia (2), Scandicci (2), Bagno a Ripoli (2), Borgo San Lorenzo (2), Empoli (2)

La storia

Per la programmazione di questi interventi è stato avviato da tempo dalla Regione un lavoro meticoloso e di dettaglio con le tre Asl toscane (Centro, Nord Ovest, Sud Est), condotto in larga parte poi dalle Aziende stesse e con il coinvolgimento delle istituzioni e delle loro rappresentanze, a partire da Anci, passando poi per le Società della Salute, le Conferenze aziendali dei Sindaci e le Conferenze zonali Integrate dei sindaci.

Ad Agenas, viste le indicazioni fornite, sono stati trasmessi i dati sui progetti da realizzare, anche se la formalizzazione degli interventi programmati da ciascuna Regione e Provincia autonoma avverrà solo con la sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) con il Ministero della Salute, prevista tra febbraio e marzo.

Tutto ciò verrà realizzato non solo con i fondi del Pnrr, ma anche grazie a un fondo complementare già deliberato dalla giunta regionale. Questo fondo complementare regionale è costituito utilizzando le risorse  già destinate con Delibera di giunta regionale (la numero  818/2020) al finanziamento di investimenti necessari all’allestimento di nuovi posti letto di cure intermedie, ma potrà essere incrementato con una parte delle risorse di cui all’art. 20 (Legge 67/88). Una scelta finalizzata a dare copertura agli interventi, che non trovano finanziamento nel Pnrr e a garantire così la graduale e progressiva implementazione del modello di sanità territoriale in tutta la regione, senza distinzioni territoriali. Questa implementazione del nuovo modello organizzativo dell’assistenza sanitaria e territoriale richiederà, infatti, un numero e un volume di investimenti ben superiore allo stanziamento previsto a valere sul Pnrr.

 

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