SANITÀ – Lazzeri denuncia: “Dai privati, sconti del 45% sulle prestazioni”
FIRENZE – «Attese che vanno dai 70 ai 220 giorni per una risonanza e ticket pagati solo dal 37% dei toscani? Mentre la sanità toscana affonda il privato, dopo Groupon, pubblicizza carte convenzionate che danno diritto a sconti fino al 45% per prestazioni sanitarie. Ecco i primi effetti dello smantellamento della sanità pubblica inaugurato da Marroni» È la denuncia del consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che punta l’attenzione sulla nascita nel mercato privato di una “Carta Sanità” che a fronte del versamento di un quota annuale (circa 25 euro) offre la possibilità di usufruire di prestazioni sanitarie a prezzo ridotto, con sconti che vanno dal 5% al 45% in 93 strutture sanitarie private convenzionate in Toscana.
«Dopo l’effetto Groupon, – spiega – che in risposta al caro ticket del sistema sanitario regionale ha inaugurato la sanità low cost, oggi ci troviamo di fronte a una sistematizzazione dell’offerta privata che potrebbe rubare sempre più pazienti a una sanità pubblica a rischio concorrenza di sistema. L’iniziativa è sbarcata di recente e i centri convenzionati offrono prezzi dimezzati e azzeramento delle liste d’attesa in un territorio dove l’altalena delle attesa può oscillare dai 398 giorni di attesa per una mammografia nel livornese fino ai 172 per una colonscopia a Grosseto o i 120 di Firenze per una visita ortopedica. Senza contare che in almeno 7 Asl su 12 la percentuale di Tac senza contrasto non realizzata entro 30 giorni sfiora la soglia del 65%.
Se a questo si aggiunge – prosegue – che a pagare i ticket a gennaio era stato solo il 37% dei toscani si comprende come chi ha un reddito superiore ai 36.000 euro cerchi rifugio in un privato che sta mettendo solide radici in Toscana. Un meccanismo che va a detrimento anche del regime di intramoenia. Rivolgendosi al servizio intramurario è possibile ottenere l’appuntamento in 15 o 20 giorni, magari nello stesso locale e con lo stesso medico che avremmo dovuto attendere 3 mesi in regime ordinario. Uno spiraglio in cui le carte low cost della sanità privata trovano ampie possibilità di successo.
Se ci sono degli imprenditori che fanno prezzi di gran lunga inferiori a quelli pubblici, garantendo i tempi d’attesa – conclude – significa che i costi del nostro sistema sanitario sono spropositati rispetto ai quelli del privato, sterilizzati dalle spese di una ingombrante macchina burocratica. È singolare che dopo anni di battaglie in difesa della sanità pubblica a scapito della privata oggi non volendolo le stiamo costruendo un’autostrada dove buttarsi a capofitto».
fonte: Gruppo consiliare regionale Più Toscana