SALUTE – Bonus psicologo, oltre 23 mila domande dalla Toscana

La presidente dell'Ordine regionale, Maria Antonietta Gulino: "Tante richieste dai giovani, è dimostrazione del disagio diffuso. In troppi però rimarranno tagliati fuori"

Sono oltre 23 mila le richieste all’Inps arrivate dalla Toscana per ricevere il Bonus Psicologo, il contributo economico destinato alle sedute di psicoterapia. Ogni paziente, in base al proprio Isee, potrà ricevere fino a 600 euro. Il termine per presentare le domande è il prossimo 24 ottobre.

“La fascia di età da cui sono state inviate più richieste – dice la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino – è quella tra i 19 e i 35 anni, un dato che deve ancora una volta spingere alla riflessione sul disagio sociale che i nostri giovani stanno vivendo. La modalità per accedere al bonus, via web, è probabile che abbia agevolato chi ha più dimestichezza con gli strumenti digitali. Tuttavia, come avevamo già rilevato da indagini interne del nostro Ordine, in questi anni di pandemia le difficoltà tra gli under 35 sono aumentate in modo esponenziale. Emergono incertezze per il futuro, difficoltà a inserirsi nel mondo lavorativo, fragilità nelle relazioni sociali. Questi ultimi dati sul Bonus sono l’ennesimo campanello di allarme che non possiamo ignorare”.

“Purtroppo – continua Gulino – i fondi non basteranno per tutti, ma solo per un ridotto gruppo di persone. In troppi rimarranno tagliati fuori e questo rappresenta una beffa per i cittadini, che di fronte a un’esplicita richiesta di aiuto non trovano la necessaria risposta. Ci auguriamo che nella programmazione del Governo si tenga conto di una situazione di rilevanza assoluta, e si valuti lo stanziamento di nuove risorse a lungo termine. Siamo di fronte anche a un importante cambiamento culturale, in cui chiedere aiuto per il proprio benessere viene percepito finalmente come un atto positivo e prioritario, senza alcuno stigma”.

L’Ordine degli Psicologi della Toscana sta promuovendo dallo scorso 3 ottobre anche la campagna di sensibilizzazione “Mettiti in buone mani” finalizzata a creare un rapporto più stretto tra cittadinanza e professionisti della salute psicologica.

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