RETE IMPRESA PRATO – Aperta trattativa con la Regione ed ottenute garanzie su sviluppo e infrastrutture
Preannunciata la legge quadro sul sistema degli interporti e la revisione dell’ICE
Una programmazione di area vasta che assegni a Prato nuove funzioni in grado di trasformarla in centro di servizi innovativi per tutto il centro italia.Un patto territoriale nell’interesse delle imprese e di tutto il sistema economico distrettuale, e la disponibilità della Regione Toscana e della Provincia per mettersi tutti attorno ad un tavolo e discutere sulle priorità e sulle funzioni innovative da assegnare a Prato.
RTI Prato, nell’interesse delle imprese e di tutto il sistema economico distrettuale, ha aperto oggi un tavolo di trattativa con le istituzioni – Regione Toscana in primis – sugli interventi per qualificare PRATO e il suo sistema economico e territoriale. A dare ampia disponibilità per individuare interventi da condividere in una visione metropolitana su strutture materiali e immateriali è stata sia l’Assessore Anna Marson sia gli esponenti istituzionali in occasione dell’evento organizzato stamani da Rete Imprese Prato nel salone consiliare della Provincia e dedicato a “Prato città industriale: infrastrutture, collegamenti aerei e nuove funzioni”.
Ospiti del dibattito l’assessore regionale Anna Marson, il Presidente della Provincia Lamberto Gestri, Il Presidente della C.C.I.A.A. di Prato Luca Giusti, il direttore dell’IRPET Stefano Casini Benvenuti ed Andrea Poggi dell’ARPAT. Presenti al confronto sulle infrastrutture e sul ruolo del nostro distretto Alberto Magnolfi e Rudi Russo del consiglio regionale toscano, l’on. Matteo Biffoni, imprenditrici e imprenditori, rappresentanti istituzionali ed esponenti delle forze economiche – compresa Confindustria e le Cooperative – che hanno dato il proprio contributo al dibattito guidato da Canio Molinari e Fabio Mazzanti – rispettivamente Presidente e Segretario di Rete Imprese Prato.
Rete Imprese Prato e gli ospiti presenti hanno notato con rammarico l’assenza – comunicata all’ultimo momento – sia di esponenti della società aeroportuale Adf che del Sindaco di Prato Roberto Cenni. Un’assenza che ha suscitato la domanda lecita se si sia trattato una casualità oppure di una mancanza voluta ad un’iniziativa pubblica il cui obiettivo, perlatro raggiunto, è stato quello di aprire una fase nuova e “pratese” nella programmazione per lo sviluppo e la crescita dell’area metropolitana.
Come sottolineato in sintesi da Rete Imprese Prato: “Prato è la capitale dell’industriale e il processo di reindustrializzazione deve passare obbligatoriamente attraverso lo sviluppo di attività innovative e di servizio che facciano di Prato lo snodo toscano della modernizzazione dell’Italia centrale.
Parliamo di progettare ed investire su tutto il sistema di infrastrutture e collegamenti per velocizzare i trasporti: dalla questione della Bretella mai realizzata alla prosecuzione della tramvia di Firenze dall’aeroporto a Prato, parliamo di treni ad alta velocità, di metropolitane di superficie, di collegamenti da e per l’aeroporto e di interventi per far funzionare a pieno regime l’interporto, oggi ancora isolato”.
Su quest’ultimo fronte, la novità è venuta dall’onorevole Matteo Biffoni che ha colto l’occasione dell’incontro per preannunciare “una legge quadro sugli interporti, quasi pronta per essere presentata in Parlamento, la riforma dell’Ice e l’impegno ad accompagnare le imprese sui mercati esteri”
Come sottolineato da Rete Imprese, “La crisi di Prato non è solo dovuta alla grande crisi interna dell’U.e. e italiana, ma è connessa alle difficoltà legate al gruppo dirigente, in primis politico, nell’individuare percorsi, progetti e identità per un cambiamento ad alto valore aggiunto che induca alla ripresa della città, sia economica che occupazionale. Per questo Prato ha bisogno di chiarirsi le idee sul suo sviluppo e di coalizzare risorse e fondi su progetti che puntano all’obiettivo del rilancio industriale. Una città industriale proiettata in una dimensione internazionale ha bisogno di un sistema aeroportuale efficiente. Per questo l’adeguamento dell’aeroporto di Peretola è necessario ma ha senso solo se inserito nella programmazione infrastrutturale di area metropolitana.
Le nostre imprese sono cambiate molto e necessitano di servizi innovativi – hanno concluso i vertici di Rete Imprese. Di qui la richiesta di PATTO PER IL TERRITORIO tra Prato, Firenze e Pistoia, per individuare spazi e risorse coinvolgendo pubblico e privato. Un patto del quale la Regione ha dato disponibilità ad essere garante anche perché se le tre città continueranno ad arroccarsi l’unico risultato sarà penalizzare lo sviluppo e l’occupazione”.
L’idea del patto è stata sostenuta con forza anche dal Presidente della Provincia, Lamberto Gestri che ha detto: “E’ necessario un patto vero tra istituzioni e associazioni di categoria per dare concretezza con determinazione ad alcune priorità. Le nostre scommesse non più rinviabili sono i collegamenti con l’Alta velocità, la tramvia nella piana, la diffusione della banda larga, l’agenda digitale, il rafforzamento della rete regionale dei centri di ricerca e innovazione, i progetti per le energie rinnovabili”. Sul fronte della realizzazione della nuova pista convergente parallela di Peretola Gestri ha confermato “la sua forte preoccupazione che riguarda anche l’ingente quantità di risorse pubbliche che verranno investite su un progetto che avrà effetti pesantemente negativi su oltre 20 mila abitanti della piana pratese”.
Dal canto suo però, l’assessore Marson ha chiaramente escluso l’uso di risorse pubbliche per adeguare l’aeroporto, anche perché esiste “una legge che vieta un impegno pubblico su interventi di questa tipologia”. Ed anche sul fronte dell’impatto ambientale dell’opera sugli abitanti, diversa la valutazione del rappresentante dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT), Andrea Poggi.
fonte: Rete Impresa Prato