Province salve, ma depotenziate. Firenze Città metropolitana

ROMA – Non c’è alcuna abolizione né accorpamento. Le Province resistono, ma vengono svuotate di poteri e diventeranno degli enti locali di secondo livello formati dai sindaci del territorio provinciale più il Presidente e il consiglio provinciale. Infatti, non ci saranno più elezioni Amministrative provinciali. È, in sintesi, il ddl sul riordino degli enti locali approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri. Infatti, il testo, che tratta anche la ridefinizione delle Unioni dei Comuni e delle Città metropolitane, dovrà adesso passare all’esame della Conferenza Unificata per poi tornare in Consiglio dei ministri per il via libera definitivo.

Le Province avranno funzioni di pianificazione di area vasta in ambito urbanistico, nella programmazione della rete scolastica, nella gestione delle strade provinciale e nei servizi di trasporto. Per quanto riguarda la Toscana, salve nove Province su dieci. L’unica Provincia che cesserà di esistere sarà quella di Firenze che sarà trasformata in una Città metropolitana formata dai soli Comuni attualmente facenti parte la Provincia gigliata.

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