Presentazione del libro “Quel che resta del sogno” del flautista Cesare Bindi
Il flautista di fama mondiale, presenta il racconto della sua vita nelle sue tappe più salienti.
Flautista di fama internazionale, considerato l’erede di Severino Gazzelloni, Bindi ha attraversato professionalmente mezzo secolo, dagli anni 60 fino ad oggi. Le musiche incontrate sono state molte: dal pop, al jazz, alla musica colta a quella per balere. I percorsi sono molti, e le esperienze molteplici.
Dagli anni del Conservatorio, la ricerca di nuovi linguaggi, i primi e difficili passi nella musica classica, le collaborazioni con le più grandi orchestre mondiali, i dolori, i tormenti e le speranze in un racconto di un eterno bambino che ha saputo portare il pubblico “ad ascoltare la musica nei luoghi più impensati. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, ed esegue prime assolute di Berio, Nono, TESTI. Ha registrato per RCA, CGD, Fonit-Cetra. Nel 2001 ha vinto il premio Flauto d’oro 2001 dedicato a Severino Gazzelloni
Ecco, tutte queste esperienze, che vedono diversi angoli del globo (da New york all’Australia), vengono raccolte nel libro “Quel che resta del sogno”, scritto con Laura Cinelli. Tra diario, romanzo e documento, il libro è quasi un rito di passaggio che, se non avesse potuto avere quel titolo, sarebbe stato “Racconto di un uomo”.
Riccardo Gorone
Servizio fotografico di Sandro Nerucci