PRATO – Sequestri a tappeto e sanzioni economiche per imprenditori ed aziende non in regola
PRATO – La polizia municipale, con il supporto di Arpat e Ispettorato del lavoro, ha effettuato ieri controlli serrati su diverse attività produttive della provincia, che si sono risolti in sanzioni per oltre 10000 euro e disparati sequestri. Le forse dell’ordine hanno infatti complessivamente sequestrato diversi immobili inagibili ed 81 macchinari industriali attivati pur non essendo affatto in regola con la normativa sulla sicurezza degli strumenti di lavoro.
Caso più eclatante quello riscontrato in zona Tobbiana dove la polizia ha controllato, assieme al personale Arpat di Prato, due capannoni su cui pendeva il sospetto di presunti traffici illeciti di rifiuti indistriali. Uno dei due capannoni in passato era già stato oggetto di accertamenti da parte della polizia, a seguito dei quali era stata emanata dal sindaco un’ordinanza di inagibilità con disposizioni a non utilizzare l’immobile sino alla messa in regola dei locali.
Come appurato dai controlli di ieri l’immobile, ancora inagibile, era invece utilizzato di fatto per la raccolta , il trattamento ed il commercio all’ingrosso di rifiuti tessili.
Controlli effettuati anche a Grignano all’interno di due aziende di confezioni pronto moda, dove l’Ispettorato del Lavoro ha riscontrato abusi edilizi per il cambio di destinazione d’uso dei locali anche a fine residenziale. Anche qui gli ispettori del lavoro, dopo aver riscontrato la presenza della quasi totalità dei lavoratori in nero, hanno sospeso le attività produttive e la polizia municipale ha posto sotto sequestro anche questi immobili.
“Questa volta la polizia municipale […] ha colpito un presunto traffico di rifiuti tessili”, spiega l’assessore Aldo Milone. “Questa è una novità finora riscontrata durante l’attività ordinaria di contrasto all’illegalità – continua l’assessore – che dimostra come la professionalità della polizia municipale si sia così elevata da spaziare anche in altri settori. Anche in quest’occasione qualche proprietario di immobile ha cercato di fare il furbo affittando il locale nonostante l’ordinanza del sindaco che l’aveva dichiarato inagibile. Questa è la dimostrazione che la polizia municipale attua una costante vigilanza anche sul rispetto delle ordinanze comunali. “
Costante vigilanza rimane dunque la chiave per il contrasto di attività illecite che ledono, oltre ad i lavoratori costretti a sopravvivere in condizioni di pericolo e nella totale precarietà, anche l’interesse generale scardinando tutte quelle regole che esistono per far funzionare il già poco stabile sistema economico del Paese.