PRATO – In manette due usurai. Tra le vittime anche imprenditori in crisi
PRATO – Prestavano denaro ad imprenditori in crisi per poi minacciarli facendosi restituire interessi mediamente del 120%, ma con picchi addirittura fino al 330%. Per questo due pregiudicati di origine campana sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Prato che ha provveduto anche a sequestrare liquidità per 150.000 euro durante l’operazione. I finanzieri hanno cominciato a sospettare dei due campani in base al tenore di vita di uno dei due, T.P. di 44 anni, troppo alto rispetto a quanto effettivamente dichiarava. Durante le indagini, le Fiamme Gialle hanno messo gli occhi su un altro uomo, il 43enne D.G. residente in provincia di Bologna.
Così, i finanzieri sono riusciti ad individuare alcune delle vittime (tra le quali anche imprenditori in crisi economica) che, esasperate dalle continue pressioni e dai minacciosi ricatti, si sono convinte a sporgere querela. Grazie alle informazioni acquisite dalle vittime, rivelatesi poi determinanti per difenderle dagli strozzi, sono emersi in maniera palese i tratti distintivi della condotta criminosa a partire dallo stato di bisogno della vittima fino ad arrivare alla conseguente sudditanza psicologica. In base proprio a questa sudditanza, gli usurai facevano credere ai malcapitati di fornire loro un aiuto disinteressato. Inoltre, i due malviventi avevano pure tentato di subentrare nel patrimonio delle vittime.
La Procura di Prato ha quindi disposto intercettazioni telefoniche ed ambientali che, oltre a confermare le ipotesi investigative ed i fatti denunciati dalle vittime, hanno dimostrato come i due usurai, aiutati da un forlivese denunciato in concorso, fossero attivi non solo in Toscana, ma anche in Emilia Romagna, nel Lazio e nella regione d’origine, la Campania. Nei confronti dei due usurai è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari oltre al sequestro di disponibilità liquide per circa 150.000 euro, che sarebbero i proventi dell’attività criminosa.