PRATO – Feriti tre Carabinieri durante due operazioni di arresto eseguite dall’Arma
Con sempre maggiore frequenza si ripetono casi di ferimenti di Carabinieri che nell’adempimento del loro dovere si trovano a fronteggiare le resistenze violente delle persone colte nella flagranza di commettere reati.
Stavolta è toccato a tre militari: uno in forza alla Sezione Radiomobile della Compagnia di Prato e due appartenenti alla Tenenza di Montemurlo.
Il primo episodio si è verificato ieri in via Guido Monaco. Erano le 17,00 del pomeriggio quando dalla segnalazione telefonica di un cittadino si apprendeva che due ladri di rame stavano smontando le gronde di un capannone in ristrutturazione per appropriarsene. Peraltro, come poi denunciato dal proprietario, analogo furto lo aveva già subito nelle settimane precedenti.
Sul posto sono prontamente intervenuti due equipaggi della Sezione Radiomobile di Prato che hanno operato nella flagranza l’arresto di uno dei due, un 41enne nato e residente a Pistoia, mentre l’altro è riuscito a scappare dopo una rocambolesca fuga sui tetti degli edifici limitrofi.
Dalla colluttazione che uno dei due militari ha dovuto ingaggiare con l’arrestato, il militare ha riportato una lesione alla mano con 7 giorni di prognosi.
Il secondo episodio ha visto per protagonisti i Carabinieri della Tenenza di Montemurlo impegnati in uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti in via Fra Bartolomeo dove, nel pomeriggio di ieri, hanno tratto in arrestato un nigeriano 32enne –incensurato e regolare sul territorio-, colto in flagranza di spaccio nei confronti di un giovane assuntore pratese.
Anche in questo caso l’arrestato ha avuto una reazione violenta essendosi scagliato contro i due militari intervenuti, procurando loro lesioni poi medicate al pronto soccorso dell’ospedale di Prato e giudicate con prognosi di giorni 7 per entrambi.
L’aver opposto resistenza violenta nei confronti dei militari ha fortemente aggravato la posizione di entrambi i due arrestati, che saranno condotti oggi davanti al Giudice di Prato per essere giudicati con rito per direttissima.