Praesepium Casole d’Elsa, gran finale con l’arrivo dei Magi in sella ai cammelli
Il più grande spettacolo open-air sulla Natività torna sabato 6 e domenica 7 gennaio a Casole d’Elsa
L’arrivo dei Magi in sella ai cammelli caratterizzerà il gran finale di Praesepium a Casole d’Elsa. Il più grande spettacolo open-air dedicato alla Natività torna sabato 6 e domenica 7 gennaio quando, tra le 15.00 e le 19.00, il borgo valdelsano permetterà di vivere un realistico viaggio indietro nei secoli tra scene, luoghi e personaggi della Betlemme dell’anno zero. Le ultime due rappresentazioni di Praesepium sono state confermate nonostante l’incertezza delle previsioni metereologiche del fine settimana, ma l’invito è a seguire gli aggiornamenti sulla pagina facebook CasolEventi per restare aggiornati su eventuali cambiamenti del programma dettati dal maltempo.
L’evento, già premiato come “Miglior presepe vivente d’Italia” e riconosciuto dalla Regione Toscana tra le manifestazioni storiche d’eccellenza, sarà nuovamente ambientato in una suggestiva scenografia diffusa tra vicoli e piazze di Casole d’Elsa che contribuiranno a un’esperienza immersiva dove vivere tradizioni e significati del periodo natalizio. Le giornate conclusive verranno aperte da una sfilata dei trecento figuranti coinvolti che, indossando abiti storici fedelmente ricostruiti con stoffe e dettagli dell’epoca, cammineranno tra i visitatori provenienti dall’intera penisola e dall’estero per prendere poi posto tra l’arena dei gladiatori, l’accampamento dei soldati romani, il lebbrosario nell’oliveta, il mercato degli schiavi, le botteghe artigiane all’aperto lungo le mura o negli scantinati, gli allevamenti con i pastori e la capanna della Natività. Un ulteriore elemento identificativo di Praesepium in occasione della festa dell’Epifania sarà rappresentato dalla presenza dei cammelli che porteranno i Magi direttamente nel cuore di Casole d’Elsa. La sfilata permetterà di fornire una visione d’insieme di tutte le componenti di questa rievocazione in termini di ricchezza, varietà e coinvolgimento dell’intera comunità locale che permette, edizione dopo edizione, di rinnovare una tradizione che affonda le proprie radici nel lontano 1998.