Peste suina, Confagricoltura Toscana: “Bene la task force, serve collaborazione massima di tutti gli allevamenti”
“Sì alla costruzione di una task force sulla peste suina africana. Da parte nostra c’è massima collaborazione, daremo il nostro supporto anche attraverso i dati che abbiamo. Estendo l’invito a collaborare anche agli allevamenti familiari, in modo da avere un quadro trasparente e omogeneo del territorio: in questa fase, oltre agli allevamenti strutturati, è importante monitorare anche le realtà più piccole, che non hanno carattere d’impresa. Detto ciò al momento in Toscana la situazione è sotto controllo, non dobbiamo dare inutili allarmi. Ad oggi non risultano casi”. Ad affermarlo è il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri, in riferimento ai casi di peste suina africana comparsi nelle zone montane e boschive di Liguria e Piemonte. Sono stati trovati cinghiali morti, aspetto che ha spinto la Liguria a introdurre un lockdown dei boschi, con il divieto di caccia e sport.
La Regione Toscana ha attivato l’unità di crisi sanitaria per le emergenze epidemiche che riunisce Asl, Istituto zooprofilattico e Regione, sia a livello regionale che locale (la provincia coinvolta al momento è Massa-Carrara). Gli assessori regionali all’agricoltura Stefania Saccardi e al diritto alla salute Simone Bezzini hanno avviato appunto il percorso di costruzione di una task force che sarà riunita in forma permanente per monitorare la malattia.
“L’attenzione è massima – continua Neri -. Dal punto di vista preventivo sono state allertate tutte le squadre di caccia, i veterinari, chiunque abbia un rapporto col bosco. Tutti sono attenti al tema, per capire se ci sono casi di peste suina in animali morti o in cattivo stato di salute: in questi casi c’è l’obbligo a segnalarli. Però voglio ripeterlo e siamo d’accordo tutti, dalle associazioni di categoria alla Regione: la situazione nei nostri territori è sotto controllo. Bene ha poi fatto la Regione ad avviare la costruzione di una task force, in questi casi è fondamentale non sottovalutare il problema”.