Personale di scultura Loriano Aiazzi a Capalbio dal 16 giugno al 1 luglio 2018
L’estate culturale di Capalbio, cittadina maremmana in Provincia di Grosseto, si arricchisce della personale di scultura di Loriano Aiazzi, artista pistoiese, classe 1955
L’artista ha al suo attivo svariate mostre singole, da Firenze a Parigi, da Cannes a San Paolo del Brasile, e numerose partecipazioni a prestigiose manifestazioni internazionali come la Biennale Internazionale di Roma nel 2008, la Biennale di Venezia nel 2011, e la collettiva Immagina presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia, in Germania, nel 2012.
Poesia dell’arcaico, si terrà nella Sala Caccia della Rocca Aldobrandesca dal 16 giugno al 1 luglio, è una personale concentrata sulla produzione più intima e filosofica di Aiazzi, al centro della cui indagine artistica, come osserva il curatore Niccolò Lucarelli “si pone l’individuo, in una narrazione condotta per linee essenziali, mai spigolose, al contrario sempre tese a creare un’armonia estetica che è metafora dell’armonia con se stessi e con gli altri. L’esistenza intesa come passaggio, pellegrinaggio sulla strada della conoscenza, dove questa richiede umiltà, coraggio, sacrificio, pazienza”.
Da queste sculture emerge evidente il rispetto di Aiazzi per l’arte antica, per quella sobrietà così moderna che tutto esprime e non necessita di inutili orpelli. E in pochi, sapienti tratti, ogni scultura racchiude una storia dal sapore antico, delicata come un verso di Nosside di Locri, poetessa della Magna Grecia che omaggiava la bellezza femminile e la dolcezza dell’amore. E anche nelle opere di Aiazzi prevale il lato femminile, unico depositario della forza generatrice della vita, che ha nella maternità la sua chiave di volta. Poche, semplici linee per dare vita a una narrazione universale, la semplicità di un gesto che racchiude la poesia della vita.
Nelle parole del curatore, si tratta di “una scultura che è opera di meditazione, concepita in silenziosa solitudine e concretata dopo lungo lavoro secondo una tecnica antica che prevede bozzetti, fusioni e accurate rifiniture. In un’epoca di produzioni in serie, di arte “usa e getta”, di inutili clamori, imbattersi in opere che nascono solo dopo un lento procedimento tecnico attentamente guidato e sorvegliato dall’artista, fa riscoprire il tempo come valore intrinseco dell’arte, quando questa nasce dall’anima dell’artista e ne è parte inscindibile; creatività come atto di vita, e che come la vita ha le sue fasi, tutte necessarie, di riflessione, dubbio, azione, che passo dopo passo portano al compimento dell’opera, rinnovato mirummontaliano.
La mostra, che gode del Patrocinio del Comune di Capalbio, sarà inaugurata venerdì 16 giugno, alle ore 17,30, e sarà visitabile fino al 1 luglio, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23. “Le opere dell’artista Loriano Aiazzi sono state e sono tutt’ora esposte in musei e gallerie fra i più importanti in Italia e all’estero. Ospitare la sua mostra a Capalbio è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione”, il commento del Sindaco Luigi Bellumori.