Pegaso d’oro: la Regione lo conferirà agli “Angeli del bello”
Nella seduta di oggi e su proposta del presidente Eugenio Giani, la Giunta regionale ha deciso di conferire il Pegaso d’oro, il massimo riconoscimento della Regione Toscana agli “Angeli del bello di Firenze”, i volontari che hanno tra i loro scopi quello di tutelare le bellezze della città.
“E’ il giusto riconoscimento – spiega il presidente Giani – a coloro che, volontariamente, dedicano parte del loro tempo alla cura di Firenze in tutti i suoi aspetti, dall’arredo e decoro urbano, alla promozione degli angoli più nascosti e caratteristici. Lo fanno ormai da dodici anni, valorizzandone la bellezza attraverso una azioni concrete come sono la rimozione di scritte e graffiti dalle facciate degli edifici, il plogging, ovvero il raccogliere i rifiuti che si incontrano mentre si pratica il podismo, la cura del verde, senza dimenticare la fondamentale educazione al civismo”.
Adesso spetterà all’Ufficio cerimoniale della Presidenza della Regione curare l’organizzazione della cerimonia di consegna del riconoscimento che dovrebbe aver luogo a breve.
“E’ mia intenzione – aggiunge il presidente Giani – estendere il progetto nato a Firenze, a tutti gli altri capoluoghi della Toscana e alle altre città che vorranno farlo. Esistono già esperienze del genere, ma credo che ciò che da tanti anni sta avvenendo a Firenze meriti di essere messo a sistema e rappresenti una buona pratica da estendere il più possibile”.
“Gli Angeli del Bello ormai da anni si prendono cura con amore e gentilezza della nostra città. – evidenza la vicesindaca Alessia Bettini – Sono riusciti a ‘crescere’ e a portare la loro esperienza anche oltre Firenze. Non possiamo quindi che essere orgogliosi di questo riconoscimento da parte della Regione, nell’ambito del Festival dell’Italia Gentile che vuole promuovere il valore della Gentilezza a 360 gradi. È un segnale di attenzione per una realtà ogni giorno in prima linea per difendere decoro e bellezza e promuovere una cultura del rispetto dei beni comuni”.