Paolo Tarsi / Fauve! Gegen A Rhino in un progetto su John Cage ‘Dream in a landscape’
Dream In A Landscape è il titolo dell’album collaborativo tra il compositore avant pop Paolo Tarsi e il duo elettronico audio/video Fauve! Gegen A Rhino, imperniato intorno alle musiche dell’indimenticato John Cage.
Il titolo dell’album prende, infatti, spunto da due brani del compositore americano: Dream e In A Landscape, composizioni che vengono “reworked” nella prima metà del lavoro e”remixed” nella restante sezione del disco.
Nella prima sezione di questo album “bipartito” Paolo Tarsi è intervenuto sulle versioni cageane di Dream e In A Landscape adattandole per il Rhodes MK I (queste poi processate in post-produzione dal duo Fauve! Gegen A Rhino) e su In A Landscape eseguita all’organo Hammond; nella seconda parte del disco sono presenti i remix dei due pezzi da parte dei Fauve! Gegen A Rhino, con il remix di In A Landscape che cerca il calore dell’organo tra variazioni techno, noise e pop, mentre quello di Dream assume tinte ambient con escursioni psichedeliche ’70.
A questo doppio binario si aggiungono le due ghost tracks in coda a Cage Remixed: Dream: un’esecuzione di 4’33’’ in cui il duo utilizza la porzione di tempo di 4 minuti e 33 secondi per combinare tra loro suoni ottenuti da rumori di fondo, canali aperti a vuoto di mixer, white noise e resonators che generano armonici partendo dai rumori stessi; e Erratum Musical, composizione di Marcel Duchamp del 1913 pubblicata in seguito nella raccolta di appunti La Boite Verte. La nota di esecuzione del brano prevede che la partitura venga eseguita in maniera aleatoria, cioè con l’utilizzo di un dado.
Le sezioni dello spartito sono poste nella successione determinata dal lancio di un dado prima dell’esecuzione. Lo scritto è pianificato per tre voci: Magdeleine, Yvonne e Marcel. Rispettando il criterio del numero 3, caro a Marcel Duchamp, è stato utilizzato un dado piramidale con facce triangolari i cui numeri sono posti ai rispettivi vertici. Tramite questi numeri è stato composto il brano, eseguito con un campionatore, sul quale sono stati creati dei pattern di organo (realizzati da Paolo Tarsi) poi processati sia in preproduzione che in tempo reale, e con un arpeggiatore. Il campionatore riporta le tracce delle voci femminili delle sorelle dell’artista, Magdeleine e Yvonne, mentre l’arpeggiatore rappresenta la voce maschile di Duchamp. Il dado viene tirato ogni trenta secondi per nove volte (per tre movimenti ciascuno: Yvonne, Magdeleine e Marcel) dando ai frammenti la durata complessiva di 4’30’’. Il riferimento evidente è 4’33’’, la ghost track precedente sull’opera silenziosa di John Cage, a cui sono sottratti tre secondi (il “3”, di conseguenza, rimane cifra magica e irrappresentabile). All’interno della registrazione, poi, sono stati inseriti cronologicamente e in successione temporale di 30’’ di distanza l’uno dall’altro, i lanci di dado utilizzati per realizzare l’esecuzione, sottolineando al tempo stesso come il processo dell’opera accolga in sé le possibilità di interpretare l’idea di un suono in molteplici rappresentazioni acustiche.
L’artwork dell’artista Cecilia Divizia impreziosisce l’intero progetto, nato da un’idea di Paolo Tarsi, sviluppato insieme ai due Fauve! Gegen A Rhino e che vedrà la luce sotto forma di cd il 12 gennaio 2015.
Lo streaming del disco è ascoltabile su SentireAscoltare qui.