PALLA GROSSA – Finale Azzurri-Gialli

PRATO – Finale inedita per la nuova rievocazione della Palla Grossa. Saranno infatti i Gialli di Santo Stefano e gli Azzurri di Santa Maria a contendersi il Palio di Prato sabato 14 settembre nell’Arena di Piazza Mercatale. In un’Arena piena all’inverosimile e con un’ottima organizzazione di tifo da parte dei quattro rioni pratesi, i Gialli sono riusciti ad avere la meglio dei Rossi di Santa Trinita con un perentorio 13-2, ma a dispetto del punteggio c’è da dire che i Rossi hanno pagato più del dovuto una gara impostata quasi esclusivamente sullo scontro fisico e non sulle tattiche di gioco. Gli Azzurri, invece, hanno annientato i campioni in carica dei Verdi di San Marco per 10-4 al termine di una partita che, a differenza della prima semifinale, ha offerto una Palla Grossa spettacolo.

GIALLI-ROSSI – Primo match con i Rossi che si mettono subito sulla linea di metà campo pronti ad ingaggiare incontri di boxe contro i Gialli. Santa Trinita passa in vantaggio, ma è un fuoco di paglia. Le numerose e intense risse nell’Arena costringono gli arbitri a cacciar fuori subito due calcianti rossi e tre gialli. Gli attimi di tensione, purtroppo, proseguono anche sugli spalti (da antologia della security l’intervento di Maurizio Agliana, noto alle cronache per essere stato rapito in Iraq, che da solo ha calmato una decina di tifosi troppo esagitati) e sotto la tribuna autorità, dove è stato necessario l’intervento degli organizzatori e delle forze dell’ordine per far tornare a respirare il clima della festa. Comunque, alla fine, tra espulsioni e infortuni vari, Santa Trinita chiuderà addirittura con 10 uomini in meno rispetto ai 25 calcianti iniziali. Una situazione che ha aperto autostrade ai Gialli, che ne hanno approfittato segnando alla fine 13 poste.

AZZURRI-VERDI – Di tutt’altro avviso la sfida tra Santa Maria e San Marco. Gli Azzurri dovevano cancellare la falsa partenza dell’anno scorso e, nonostante un inizio contratto che ha permesso ai draghi Verdi di andare subito a segno, gli orsi, sospinti da un pubblico molto caldo, non si sono persi d’animo e hanno rifilato un break di 6-0 agli avversari. Forse pensando di aver chiuso già la partita a metà match, gli orsi hanno subito due poste nel giro di tre minuti, ma sul 6-3 Santa Maria ha ripreso in mano le redini del gioco, facendo circolare la palla (grossa più o meno come un pallone da basket) e segnando delle poste di gran classe, dando spettacolo con azioni manovrate e anche di potenza. Di contro, i Verdi hanno sbagliato l’approccio alla gara, ma si sa che vincere è difficile, confermarsi lo è ancora di più. San Marco ha peccato di presunzione sbagliando tre facili poste da due passi e provando spesso e volentieri con conclusioni dalla lunga distanza. Nell’arco dei 60 minuti ininterrotti di partita, i Verdi hanno condotto le danze per soli 8 giri d’orologio. Troppo poco per chi era chiamato a difendere il titolo conquistato 12 mesi fa. C’è da notare che nessun calciante degli Azzurri è uscito per espulsione. Segno, questo, di un’ottima preparazione anche dal punto di vista mentale.

LA FINALE – Sabato prossimo ci sarà il remake della semifinale dello scorso anno. Niente finale per il terzo e quarto posto, ma subito finalissima che sarà tutta da giocare. I Gialli forse partono coi favori del pronostico avendo sicuramente dalla propria parte una maggiore esperienza di gioco rispetto agli Azzurri. Santo Stefano lo scorso anno perse il Palio proprio in finale e quest’anno cercherà di conquistarlo. Ma Santa Maria ha dimostrato ieri sera di essere una squadra completamente trasformata rispetto a un anno fa, nonostante la giovane età di gran parte dei propri calcianti. E gli Azzurri vorranno sicuramente far dimenticare a se stessi e ai propri tifosi l’8-0 subito ad opera dei Gialli nella semifinale dello scorso anno. Quello che è sicuro è che ne vedremo delle belle.

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