LIVORNO – Mattia Mura, documentarista di Cecina premiato al festival internazionale JIFFA
Il documentarista toscano Mattia Mura si è aggiudicato due premi alla terza edizione di JIFFA, Jharkhand International Film Festival Awards (Ranchi, India).
La cerimonia di premiazione del Festival, avvenuta in diretta online, vedeva il regista selezionato con quattro opere in concorso, tre delle quali sono state premiate dalla giuria. The Choice of Staying e Drew Nikonowicz – Notes from Anywhere gli sono valsi infatti una menzione speciale della giuria come miglior Cinematographer (Europa); mentre Edu – A Travelling child ha ottenuto il premio come Miglior documentario internazionale a tema turismo.
Una bella soddisfazione soprattutto per The Choice of Staying, alla sua prima proiezione. Spero di poterlo presto mostrare in Italia! Nel frattempo, Covid permettendo, stiamo organizzando le proiezioni in Slovacchia e Ungheria per festeggiare questo primo splendido traguardo!” ha dichiarato il regista, che ha seguito la premiazione collegato in videoconferenza dalla Slovacchia, dove sta svolgendo il suo prossimo progetto, felice per questo importante riconoscimento.
The Choice of Staying (48’, 2020) racconta la storia di Damanhur, una comunità di ricercatori spirituali situata in Valchiusella, Piemonte. La comunità, attiva fin da metà degli anni settanta, ha costruito in segreto un tempio sotterraneo riconosciuto ad oggi dal Guinness dei Primati come la più grande struttura ipogea al mondo dedicata alla meditazione. Attraverso gli occhi di Celastrina, una ragazza svedese arrivata nella comunità per girare un documentario e che ha invece scelto di restare a vivere al suo interno, il film racconta la storia di luci e ombre della comunità spirituale, tra l’accusa di essere una setta e la creazione di una possibile società alternativa. Con le musiche di Alberto Martino e il supporto grafico di Roberta Donatini, The Choice of Staying ha visto la sua prima proiezione mondiale al Jharkhand Film Festival e Award di Ranchi, India.
Drew Nikonowicz – Notes from Anywhere (13’, 2017), racconta l’esperienza in Italia di un giovane fotografo americano, vincitore dell’Aperture Portfolio Prize, e di come la sua pratica sia interconnessa con la percezione del mondo delle nuove generazioni. Il film era già stato finalista al London Documentary Film Festival nel 2017 e Menzione d’Onore al Quarantine Film Festival di Varna, in Bulgaria.
Edu – a Traveling Child (3’, 2016), rompe in tre minuti gli stereotipi sulla crescita attraverso il racconto di una giovane famiglia toscana che decide di far conoscere il mondo al proprio figlio fin dall’inizio della sua vita. Il corto, presentato nel 2016 a Doc Nomads, era già stato proiettato in India nel 2018 al Rajhasthan Film Festival of Tourism.
Mattia Mura, ventotto anni, nato a Cecina (LI), documentarista da sempre attivo in ambito internazionale. Uscito dalla fucina di talenti di Fabrica a Treviso con un’esperienza durata tre anni, attualmente si trova al confine tra Slovacchia e Ungheria per realizzare il suo secondo lungometraggio documentario, con il supporto della residenza d’artista Bridge Guard. I suoi lavori riguardano il concetto di limite (geografico, artistico, percettivo) come forma di opportunità. Ha esposto in Italia, Belgio, Macedonia e proiettato in Italia, India, Gran Bretagna, Germania, Serbia e Bulgaria.