LIVORNO – Evasione diritti doganali e truffa, 3 arresti
LIVORNO – Tre spedizionieri doganali di Livorno sono stati arrestati, mentre una quarta persona risulta essere indagata, per un’evasione di diritti doganali per merci importate pari a 1 milione e 150 mila euro e per una truffa di circa 1 milione di euro ai danni dei destinatari e degli importatori della merce. Le misure cautelari, una in carcere e due ai domiciliari, sono state emesse a seguito di un’indagine coordinata dal pm Gianfranco Petrella e condotta dall’Agenzia delle dogane e dalla Guardia di Finanza di Livorno. I reati contestati ai tre arrestati sono: associazione a delinquere finalizzata al contrabbando, truffa e falso, utilizzo di impronte contraffatte dei timbri della Dogana labronica, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, estorsioni.
Secondo quanto spiegato dagli investigatori, l’inchiesta è partita dopo un controllo su una casa di spedizioni livornese. Il meccanismo per l’evasione e la truffa era sostanzialmente semplice: la merce, soprattutto proveniente dalla Tunisia e da altri Paesi, non veniva dichiarata, o veniva fatto solo in parte, alla Dogana di Livorno. Così gli arrestati e l’indagato avrebbero lucrato sulle somme di denaro per il pagamento dei diritti doganali che venivano richieste anticipatamente ai destinatari delle merci. A questi venivano poi consegnate delle bollette doganali false recanti i timbri risultati essere contraffatti.
Per l’accusa, l’evasione e la truffa sarebbero durate anni ed anni. Sarebbero oltre 20 le ditte vittime e le truffe avrebbero riguardato oltre 300 spedizione. Tra il 2008 e il 2013, le società gestite dagli indagati avrebbero emesso anche fatture per operazioni inesistenti, così da creare fittizi crediti Iva e chiederne il rimborso all’Agenzia delle entrate. Proprio quest’ultima ha contestato oltre 3 milioni di euro di crediti Iva fittizi. Una buona parte di questi è già stata posta sotto sequestro dalla Procura di Livorno.