La Toscana a rischio dramma sociale per FIM, FIOM e UILM
Rischio dramma sociale: la Toscana non può permettersi la desertificazione industriale
Firenze – I Segretari Generali di FIM FIOM UILM della Toscana esprimono forte preoccupazione per i dati economici relativi alla categoria dei metalmeccanici della nostra Regione. In vari settori persistono e si consolidano crisi non solo contingenti ma soprattutto strutturali che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro. Ci riferiamo in particolare ai settori della siderurgia, dell’automotive legato alla componentistica auto, a pezzi importanti di Finmeccanica, al distretto della camperistica e a quello della nautica da diporto.
Tutte queste situazioni rischiano di rendere insostenibile la tenuta economica e sociale della nostra Regione, già da tempo alle prese con vertenze importanti ancora non risolte, tra le quali citiamo la Eaton di Massa, la ex Delphi ora De Tomaso di Livorno e non ultima la Elettrolux ora Isi di Firenze. In aggiunta a quanto sopra è utile evidenziare la forte difficoltà in cui si trovano migliaia di lavoratrici e di lavoratori delle piccole e medie imprese artigianali e industriali, che sono la colonna portante della nostra Regione, che da mesi non percepiscono nessun sussidio.
Di questa situazione siamo fortemente preoccupati. Malgrado l’annuncio di queste settimane il Governo Letta non ha ancora risolto il problema il rifinanziamento della Cassa in deroga per l’ anno in corso. Il Decreto attuativo di queste ultime ore non è assolutamente sufficiente al fabbisogno reale delle lavoratrice e dei lavoratori della Toscana che sono i più deboli del sistema. Temiamo che si stia sottovalutando il dramma sociale e la disperazione che stanno vivendo da mesi migliaia di persone con le loro famiglie per le quali la cassa in deroga non è solo un ammortizzatore sociale ma spesso l’unica fonte di sussistenza.
Inoltre siamo preoccupati che il Governo non sia in grado di dare un segnale importante per quanto concerne le politiche industriali, verso settori strategici, di questo paese e che potrebbe avere ricadute positive importanti anche per le imprese e per le lavoratrici e lavoratori della nostra Regione. Valutando insufficiente l’operato sugli argomenti suddetti del Governo se a breve non dovessero esserci soluzioni definitive al rifinanziamento della Cigs in deroga e risposte industriali credibili, Fim Fiom Uilm Toscane non escludono di mettere in campo iniziative di mobilitazione coinvolgendo anche le confederazione.
FIM CISL TOSCANA – Segr. Gen. Marco Tesi
FIOM CGIL TOSCANA – Segr.Gen. Cesare De Sanctis
UILM UIL TOSCANA – Segr.Gen. Vincenzo Renda