Il treno più veloce del mondo
9 anni fa, lo Shanghai Transrapid è il primo mezzo di trasporto a levitazione magnetica a toccare i 501 chilometri orari
Una freccia, un proiettile, un lampo. I giornalisti cinesi non avevano parole per descrivere l’incredibile velocità raggiunta il 12 novembre 2003 dallo Shanghai Transrapid, il treno ultraveloce della metropoli cinese che collegava il Pu Dong International Airport con il centro della città. La lancetta, infatti, quel giorno si è fermata per un istante sui 501 chilometri orari, rendendo lo Shanghai Transrapid il treno più veloce del mondo. Più di un’automobile di Formula 1, o di un prototipo di Moto Gp. Quel giorno di novembre il treno era ancora in fase di test, e un secondo modello era sfrecciato al suo fianco a 431 chilometri orari: questa sarebbe stata infatti la velocità di crociera, una volta entrato in servizio nel gennaio successivo.
Lo Shanghai Transrapid è stato il primo treno commerciale maglev, ovvero a levitazione magnetica. Per la sua costruzione, realizzata grazie a una partnership tra Siemens e ThyssenKrupp, sono stati spesi ben 1,2 miliardi di dollari. La costruzione della linea, lunga 30,5 chilometri, è stata invece opera di un’azienda locale ed è stata completata in appena tre anni.
Il record del Transrapid è stato frantumato nel 2011 da un prototipo maglev della Central Japan Railway, che ha raggiunto la velocità di 581 chilometri orari. La linea su cui correrà questo gioiello della tecnologia collegherà Tokyo e Osaka, separate da 514 chilometri, in appena 67 minuti. La prima parte della linea, tra Tokyo e Nagoya, dovrebbe essere terminata nel 2025. Sempre nel 2011 ha cominciato il suo servizio un altro proiettile cinese, meno veloce del Transrapid, il Crh380. Le sue 16 carrozze volano al massimo a 486 chilometri orari e coprono la distanza tra Pechino e Shanghai in 4 ore e 48 minuti.
Velocità, quelle asiatiche (a questi treni va aggiunto anche il più vecchio e famoso Shinkansen giapponese, che copre la distanza tra Tokyo e Osaka in 2 ore e mezzo) che fanno impallidire i treni veloci europei. Non solo quelli esistenti come l’Eurostar, che serve l’ Eurotunnel sotto la Manica, o i nostrani Frecciarossa e Italo, ma anche i loro successori ancora da realizzare, come la nuova generazione francese di Tgv, denominata Automotrice à grande vitesse ( Agv), che potrà raggiungere i 360 km/h, o i treni della discussa Tav italiana.
Articolo di Caterina Visco tramite Wired.it
Foto: Michael Meding tramite Wikipedia