CICLISMO – Gaffe de La Nazione. Il web non perdona

FIRENZE – “Alla vigilia dei Mondiali il sindaco aveva preso con filosofia la nascita di un gruppo Facebook con oltre 6000 iscritti autoproclamatisi ‘Vittime’ della rassegna iridata, ma ieri deve aver cambiato idea, se è vero che sono comparsi online via cellulare tre post a sua firma, due dei quali rimossi e un terzo visibile almeno fino alle 1,30, fra l’ironico e lo stizzito a proposito della pioggia di critiche cadute a cascata, come i temporali sulla corsa, per i disagi provocati ai fiorentini dall’iniziativa”. Inizia così un articolo del celebre quotidiano toscano La Nazione (con addirittura il richiamo in prima pagina) dal titolo “Botta e risposta su Facebook con il gruppo ‘Vittime’” e con sottotitolo “Tre post del sindaco, di cui due rimossi, stizziti”. Peccato che il giornale di via Paolieri non si sia accorto sin da subito che quell’utente fosse un fake e non il profilo ufficiale di Matteo Renzi. Nonostante nell’articolo (senza firma) si paventi più volte la possibilità del fake, sarebbe bastato cliccare sul profilo che aveva postato i tre messaggi per capire che in realtà si trattava di un falso. Infatti, la pagina del sindaco fiorentino raccoglie oltre 459.000 “Mi piace”, mentre quel profilo aveva poco meno di 30 amici oltre a riportare la scritta “profilo ironico”.

GLI SFOTTÒ IN RETE – Il web e soprattutto i toscani non perdonano. Ecco che cadono a pioggia gli sfottò ai danni del quotidiano fiorentino. Filippo raccomanda di comprare La Nazione di domani nella quale ci sarà la telefonata di Papa Francesco a una vittima dei mondiali. Sempre Filippo riporta la notizia del Premio Nobel per la Pace vinto dalle Vittime dei mondiali di ciclismo. Heiko, invece, riporta la prima pagina de La Nazione di Firenze di domani in cui anche Obama si sarebbe iscritto al gruppo delle “Vittime”.

Sempre Filippo, probabilmente uno degli amministratori della pagina, spiega che “i post del fantomatico Matteo Renzi li abbiamo cancellati in quanto avevamo la certezza che si trattasse di un falso perché: 1. nel suo profilo figuravano solo 25 contatti; 2. diceva di essere buho; 3. in fondo siamo meno creduloni di molti giornalisti”.

Ecco alcune immagine tratte dal gruppo Facebook “Vittime dei mondiali di ciclismo”:

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