Grosseto, 922 alunni di 19 scuole coinvolti nel progetto educativo sulla violenza di genere
922 alunni coinvolti in 19 scuole del territorio provinciale, di cui 12 istituti comprensivi e 7 istituti superiori. Sono i numeri del progetto educativo sulla violenza di genere “New Gender Action” che la Provincia di Grosseto da dicembre ad aprile sta portando all’interno degli istituti scolastici con un’azione capillare su tutto il territorio provinciale, da nord a sud, per parlare ai giovani di educazione ai sentimenti e lotta agli stereotipi di genere, attraverso la voce esperta delle operatrici specializzate del centro antiviolenza Olympia de Gouges, della Consigliera di Parità e attraverso un linguaggio particolarmente utile per arrivare ai ragazzi che è quello del teatro, con l’importante contributo di Irene Paoletti e degli attori di Anima Scenica Teatro.
Venerdì 10 marzo, alle Casette Cinquecentesche del Cassero Senese di Grosseto nel corso di un evento aperto a tutta la cittadinanza si è tenuta la performance teatrale Love Story di Anima Scenica, per presentare al pubblico, ciò che viene proposto agli studenti.
Le attività nelle scuole, previste dal progetto New Gender Action della Provincia di Grosseto, sono state finanziate con le risorse del Fondo sociale europeo. I ragazzi e le ragazze sono stati accompagnati in una riflessione sulla violenza di genere, attraverso tre diversi momenti: un incontro in aula sulla violenza psicologica e uno sulla prevenzione del reato di revenge porn e poi la performance teatrale Love story, costituita da quattro diverse scene sul tema della violenza sulle donne.
“Ci rivolgiamo alla scuola – spiega il presidente della Provincia, Francesco Limatola – perché la violenza contro le donne non è un fatto episodico ma un problema strutturale, come evidenziano anche i recenti dati Istat, secondo i quali una donna su tre in Italia è vittima di una violenza nel corso della propria vita. E se ci sono violenze come lo stupro e il femminicidio ben riconoscibili, ci sono altre forme più sottili che rischiano di non essere riconosciute come tali, e che è più difficile intercettare. Attraverso questo progetto si intende aiutare i giovani a prenderne coscienza e si vuole intervenire su più aspetti, primo tra tutti l’emersione di fenomeni di violenza in famiglia, o nelle relazioni di coppia tra giovanissimi. Inoltre, la Provincia agisce come istituzione chiamata a promuovere una cultura di parità per il superamento degli stereotipi di genere. Credo che attraverso questo modo di operare si possa prevenire e a disinnescare all’origine, situazioni di violenza, che potrebbero svilupparsi nel nostro territorio. Inoltre, puntiamo a rendere concreto quello che considero uno degli articoli più belli della nostra Costituzione: l’articolo 3, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, alla cui stesura ha lavorato proprio una donna, Teresa Mattei, che era la più giovane costituente. Ringrazio per questo enorme lavoro gli uffici della Provincia che si sono impegnati anche per prendere il finanziamento del Fondo sociale europeo; la Consigliera di Parità Laura Parlanti e il Centro Antiviolenza Olympia De Gouges, la Commissione provinciale Pari Opportunità e la consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità Cecilia Buggiani, Irene Paoletti e i bravissimi attori di Anima Scenica, gli istituti scolastici che stanno collaborando con i loro docenti e dirigenti scolastici.”
“La scuola rappresenta uno dei contesti privilegiati di intervento per promuovere progetti educativi tesi alla prevenzione e alla lotta contro la violenza di genere. – afferma Cecilia Buggiani, consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità – La scelta che ha fatto la Provincia di Grosseto è quella di promuovere un’azione capillare per garantire la presenza in tutte le aree della provincia, dalla costa alla montagna, da nord a sud. Una scelta che ci rende orgogliosi anche perché la risposta dei ragazzi e delle ragazze, nelle scuole in cui siamo intervenuti, è stata eccezionale.”