Regione e Unisi rinnovano l’accordo per promuovere la prevenzione e la salute dei giovani

Approvando una delibera proposta dall’assessore al diritto alla salute e sanità, la Giunta regionale ha rinnovato l’accordo per attività di supporto alle politiche di prevenzione e di promozione della salute dei bambini, degli adolescenti e dei giovani toscani.

Su iniziativa dell’assessore regionale al diritto alla salute, vista sia l’importanza di questa tematica che dei risultati fin qui ottenuti dalle precedenti collaborazioni, la Regione ha quindi deciso di prorogare per altri tre anni, a partire dal settembre prossimo, l’Accordo di Collaborazione con l’Università degli Studi di Siena-Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo (Creps), Ricerca, Educazione, Prevenzione e Promozione della Salute.

Ciò consentirà di assicurare lo sviluppo di azioni a supporto della prevenzione, della promozione della salute e di corretti stili di vita, in attuazione degli obiettivi e delle azioni del piano regionale di prevenzione 2020-2025. Sono infatti previste attività di ricerca istituzionale, la collaborazione al Sistema di Sorveglianza in Sanità Pubblica sugli stili di vita costruito in Toscana con riferimento ad OKkio alla Salute (in programma per il prossimo anno scolastico), la rielaborazione e l’analisi dei dati della Sorveglianza HBSC 2022 e quelli della Sorveglianza “Effetti della pandemia da COVID-19 sui comportamenti di salute e sullo stile di vita dei bambini e delle loro famiglie residenti in Italia” che si è da poco conclusa in considerazione della diffusione della pandemia.

Lo sviluppo dei sistemi di sorveglianza epidemiologica regionale contribuisce al miglioramento della conoscenza e dell’interpretazione dei fenomeni, concorrendo alla elaborazione ed all’attualizzazione dei profili di salute indispensabili per l’adozione di politiche sanitarie a supporto del relativo target, in questo caso quello del setting scolastico della Toscana.

I risultati delle azioni intraprese saranno diffusi per accrescere la conoscenza nel mondo scientifico sulla materia oggetto della ricerca. L’Università potrà pubblicare i risultati per scopi di ricerca scientifica, su riviste nazionali o internazionali, convegni, seminari o simili ed il responsabile scientifico potrà liberamente utilizzare i risultati della ricerca allo scopo di ricavarne presentazioni o pubblicazioni di carattere scientifico.

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