Firenze, truffe agli anziani: in almeno 20 casi in 15 giorni le stesse vittime hanno sventato i raggiri

Grazie all'informazione le vittime avvertono subito le Forze di Polizia

Predoni e truffatori di anziani sempre attivi e all’opera soprattutto nelle settimane che precedono il Natale, ma in molti casi le vittime non ci cascano e chiamano subito le Forze di Polizia.

Sono infatti almeno una ventina i casi segnalati negli ultimi 15 giorni alla Polizia di Stato fiorentina di tentate truffe smascherate nel capoluogo toscano proprio dagli stessi anziani finiti, come tanti altri, nel mirino di abilissimi malintenzionati.

Nonostante le tecniche utilizzate da questi maestri del raggiro siano in continua evoluzione, la cosiddetta truffa del “falso Avvocato” o del “Falso Poliziotto o Carabiniere” sembra restare sempre la più diffusa.

Le vittime verrebbero quasi sempre contattate telefonicamente a casa da un sedicente “Principe del Foro” o da un esponete delle forze dell’ordine, generando subito nell’anziano una sorta di timore; poi la notizia shock: il figlio o la figlia avrebbe provocato un grave incidente stradale, rischiando il carcere se qualcuno non garantisce economicamente per loro.

Tutto quello che segue durante la telefonata, ovvero una spropositata richiesta di denaro, gioielli e di tutto ciò che possa in qualche modo coprire le fantomatiche spese risarcitorie per l’incidente, passano completamente in secondo piano per la vittima.

L’unico pensiero del malcapitato o della malcapitata di turno è quello di salvare un suo caro dalla galera.

In pochi attimi il bersaglio dei malviventi racimola in casa tutto ciò che ha di prezioso (spogliandosi molte volte anche della fede nunziale) e consegna tutto alla persona che in una seconda fase della truffa, bussa alla sua porta tendendo quella che sembra una mano provvidenziale ma che in realtà si ritrae molto rapidamente con cospicui bottini.

Negli ultimi anni la Polizia di Stato ha investito molto su una lunga serie di campagne informative finalizzate a prevenire questo fenomeno che negli anni ha colpito a macchia d’olio tutta la Penisola.

A Firenze i poliziotti si sono organizzati anche per mettere in guardia le persone anche nei centri per anziani.

Grazie naturalmente all’informazione, resa costantemente dai media e da tutti gli organi di stampa, i nostri cittadini, di ogni età, oggi sono sempre più preparati sui pericoli che possono presentarsi davanti alla porta di casa o addirittura al telefono.

Gli uomini e donne, di età compresa tra i 74 e i 91 anni, che nelle ultime settimane non sono cadute nella rete dei truffatori, hanno fiutato subito il potenziale raggiro, nonostante l’affabile falso avvocato, agente, capitano o maresciallo, abbia provato in tutti i modi di arrivare ai loro averi, nella maggior parte delle circostanze, veri e propri ricordi di una intera vita.

Di queste persone, che hanno scelto tutte di mantenere il più possibile l’anonimato, la maggioranza ha subito riagganciato letteralmente la cornetta in faccia ai truffatori e alle loro richieste.

Alcuni hanno invece preso tempo e, dubbiosi, si sono rivolti a parenti, vicini di casa e, naturalmente al numero di emergenza, consapevoli di quanto riportato da quotidiani e tv sull’argomento.

L’invito della Polizia di Stato resta quello di rivolgersi sempre ai professionisti della sicurezza chiamando subito il 112NUE e proprio in vista delle festività natalizie, rinnova a tutti i suoi consigli:

– Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.

– Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.

– Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.

– Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.

– Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.

– Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.

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