Firenze, trovata droga nascosta tra la vegetazione vicino la Prefettura di via Giacomini

La Polizia di Stato denuncia un 19enne marocchino per illecita detenzione di sostanza stupefacente

Ieri pomeriggio la Polizia di Stato ha denunciato un cittadino marocchino di 19 anni con l’accusa di illecita detenzione di sostanza stupefacente.

La vicenda ha avuto inizio intorno alle 18.00, quando il 19enne si sarebbe fermato proprio nei pressi del cancello sul retro della Prefettura di via Giacomini per nascondere una bustina tra la vegetazione lì presente.

La scena però non è certo sfuggita agli occhi attenti degli agenti in servizio ai Corpi di Guardia delle diverse sedi istituzionali e che tramite una serie di videocamere di sorveglianza hanno, tra le altre cose, proprio il compito di garantire la sicurezza dentro e fuori i luoghi presidiati.

L’atteggiamento dell’uomo ha, infatti, insospettito i poliziotti che, da più postazioni di vigilanza, si sono tempestivamente coordinati per esaminare in tempo reale i movimenti del 19enne nel raggio dell’intero perimetro della struttura, non perdendolo mai di vista.

Non potendo abbandonare i diversi punti di osservazione, gli agenti hanno immediatamente contattato la Centrale Operativa della Questura per approfondire la vicenda.

Le volanti sono intervenute nel giro di pochi istanti trovando il sospetto ancora seduto sul marciapiede proprio nei pressi dell’aiuola verosimilmente adibita a nascondiglio.

Dopo accurati controlli, gli agenti hanno scovato proprio nel punto indicato dal personale di vigilanza una bustina che si è scoperto poi contenere alcune dosi di quella che poi è risultata essere, ai test della Polizia Scientifica, sostanza di tipo hashish, subito sequestrata.

Il giovane, già noto alle forze di polizia, è stato immediatamente sottoposto a fermo per identificazione e successivamente per lui è scattata la denuncia.

Si precisa sempre che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d’accusa a suo carico, dovrà essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.

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